Pratiche inevase, uffici intasati e procedure online inaccessibili: questa le lamentele di centinaia di cittadini che hanno dovuto fare i conti con i disservizi dell’Anagrafe del Comune di Palermo e nelle postazioni decentrate. Sulla vicenda interviene la deputata nazionale palermitana del Movimento 5 Stelle Valentina D’Orso:
“La situazione che si è determinata al servizio Anagrafe del Comune di Palermo – afferma -, con tempi biblici per il rilascio di un certificato di residenza e l’impossibilità di fissare un appuntamento anche tramite le procedure online, è inaccettabile. Le notizie che arrivano dagli uffici di viale Lazio e dalle postazioni decentrare cittadine sono allarmanti, stiamo parlando del mancato rilascio di documenti necessari e propedeutici alla fruizione di diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, come il diritto alla salute o il diritto allo studio”.
“Questo stato di cose – continua l’onorevole D’Orso – frena peraltro i processi di inclusione di fasce deboli di popolazione e migranti che, proprio per l’inadempienza dell’amministrazione comunale, restano odiosamente tagliati fuori dal godimento dei loro diritti”.
La deputata pentastellata manifesta vicinanza alla manifestazione che si tiene oggi 14 marzo a Palermo ‘La residenza è un diritto’, organizzata da Arci Palermo, Cgil Palermo e altre associazioni cittadine, con il corteo che da Piazza Giulio Cesare si dirigerà alla volta di Palazzo delle Aquile per chiedere al sindaco Roberto Lagalla di attivare tutte le procedure necessarie per smaltire le centinaia di pratiche rimaste inevase: “Voglio esprimere il mio apprezzamento agli organizzatori della manifestazione – afferma la deputata D’Orso -, è necessario sollecitare l’amministrazione comunale per il ripristino dei servizi di Anagrafe nella città di Palermo. Non si tratta di banali disagi ma di disservizi che incidono in maniera determinante sulla vita dei cittadini. Non si può andare avanti così – conclude D’Orso –, il sindaco si occupi della questione e provveda al potenziamento, alla riorganizzazione e alla razionalizzazione degli uffici e del personale per sbloccare la macchina burocratica”.