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Completato il sistema regionale

A Palermo debutta il 118 digitale 4.0: nuova era per l’emergenza-urgenza siciliana CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 8 Ottobre 2025

Oggi fibrillazione e grande entusiasmo nella centrale operativa del 118 Palermo-Trapani.
Il nuovo sistema digitale 4.0 è entrato in funzione, segnando l’inizio di una nuova era per il Servizio di emergenza urgenza in Sicilia, con il completamento del processo di innovazione già avviato nelle centrali di Caltanissetta-Enna-Agrigento, Catania-Siracusa-Ragusa e Messina.

Un clima di entusiasmo e di energia condivisa ha accompagnato l’inizio delle attività, con tutti pronti a sperimentare uno strumento capace di trasformare il modo di gestire i soccorsi, rendendoli più rapidi, precisi e sicuri. Il cambiamento rende la Sicilia una delle prime regioni italiane a dotarsi di un sistema interamente digitalizzato, capace di connettere in tempo reale persone, mezzi e strutture sanitarie. E questo Grazie al Dipartimento di Pianificazione Strategica dell’Assessorato regionale della Salute, guidato dal dirigente generale Salvatore Iacolino, attraverso il Servizio 6 Emergenza-Urgenza Sanitaria, Isole Minori e Aree Disagiate, il progetto punta a trasformare la gestione delle chiamate in un processo integrato, automatizzato e trasparente, in costante dialogo con il Numero Unico Europeo 112.

Il nuovo sistema porta per la prima volta una piena interoperabilità tra le centrali del 118 siciliane. Non esistono più confini rigidi tra i bacini provinciali: ogni centrale diventa parte di una rete unica e coordinata, capace di condividere informazioni, scambiarsi risorse e rispondere insieme a qualsiasi emergenza. La rete, infatti, poggia su una struttura cloud distribuita, che funziona ovunque e non dipende da un’unica sede. In caso di guasti o calamità, bastano pochi terminali e una connessione per ricreare in pochi minuti una sala operativa e garantire la continuità del servizio anche nelle situazioni più difficili. Il sistema permette inoltre di coordinare in modo uniforme le maxi emergenze e gli interventi che coinvolgono più province, assicurando continuità e integrazione su tutto il territorio regionale.

Le voci della nuova era digitale

“Questo nuovo assetto digitale consente un accesso più rapido alle informazioni, collega in tempo reale le centrali operative del 118 con i Pronto Soccorso e potenzia la risposta sanitaria territoriale. È un passo avanti concreto e incisivo, in linea con i programmi del PNRR e con la visione del governo Schifani e dell’assessore Faraoni, per una Sanità più moderna, equa e trasparente”, ha dichiarato Salvatore Iacolino, dirigente generale del Dipartimento di Pianificazione Strategica.

“Le nuove implementazioni informatiche permetteranno una migliore accoglienza e assistenza al cittadino nella rete dell’emergenza-urgenza”, ha sottolineato Domenico Cipolla, direttore sanitario dell’Arnas Civico di Palermo, sede della centrale.

“L’aggiornamento del sistema informatico e telefonico migliorerà le performance del 118 e ridurrà i tempi di intervento, grazie alla geolocalizzazione e all’interoperabilità tra le centrali”, ha spiegato Fabio Genco, direttore della Centrale Operativa 118 Palermo-Trapani.

“La digitalizzazione ci consente di migliorare concretamente la risposta all’emergenza, indirizzando i mezzi verso i Pronto Soccorso meno affollati e individuando i defibrillatori più vicini”, ha proseguito Biagio Bonanno, responsabile della Sala Operativa SUES Palermo-Trapani.

“L’infermiere, primo anello della catena del soccorso, oggi dispone di informazioni immediate e può coordinare più rapidamente le azioni d’intervento”, ha  evidenziato Gaetano Di Fresco, coordinatore infermieristico del 118 Palermo-Trapani.

“Il nuovo sistema migliora anche il servizio di elisoccorso, ottimizzando i tempi di attivazione e la gestione delle missioni”, ha concludo Marco Palmeri, responsabile del Servizio Elisoccorso della Regione Siciliana.

Soccorso digitale e gestione intelligente dei mezzi

Nella nuova centrale tutto parla di innovazione. Le postazioni digitali mostrano su mappe interattive la posizione di ambulanze, elicotteri e defibrillatori pubblici sparsi sul territorio. Ogni richiesta di aiuto viene geolocalizzata in tempo reale e il sistema individua il mezzo di soccorso più vicino, accorciando i tempi di intervento e riducendo al minimo il rischio d’errore.

In caso di arresto cardiaco, la tecnologia può davvero fare la differenza. Già presso la sede della C.O. 118 di Caltanissetta è attivo il Sistema su mappa che localizza i defibrillatori, tale che l’operatore di Centrale possa indicarlo o possa viceversa guidare chi chiama passo dopo passo, così da attivarlo anche prima dell’arrivo dell’ambulanza.

La piattaforma analizza anche il traffico in tempo reale e suggerisce la soluzione più rapida, che sia un’ambulanza o l’intervento dell’elisoccorso. Allo stesso tempo, il software individua l’ospedale o il Pronto Soccorso meno affollato, aiutando a distribuire meglio i pazienti e a non sovraccaricare i reparti già sotto pressione.

L’interconnessione si estende anche al resto del Sistema sanitario. Le centrali dialogano con i Pronto Soccorso, con gli ospedali hub e spoke delle reti tempo-dipendenti e con le strutture territoriali di primo intervento, aggiornando in tempo reale posti letto, flussi e disponibilità del personale. In questo modo ogni paziente viene indirizzato verso la struttura più adatta e meno congestionata, evitando perdite di tempo prezioso.

Dati, comunicazione e sicurezza

La scheda sanitaria di intervento, compilata in tempo reale dai soccorritori sul posto o dal medico se si tratta di un’ambulanza medicalizzata, viene salvata in formato digitale e archiviata nel sistema. Grazie alla nuova piattaforma, gli operatori possono accedere allo storico clinico del paziente, ottenendo informazioni utili per una valutazione immediata e mirata. Oltre a costituire un documento ufficiale in caso di verifiche o denunce, la scheda digitale a breve raggiungerà l’ospedale di destinazione, per il tramite del progetto “118volte digitale”, che è parte integrante del processo di innovazione tecnologica,  di cui si sta discutendo l’implementazione e che consentirà al personale di prepararsi in anticipo e garantire una presa in carico più rapida.
Il nuovo software introduce anche strumenti che rendono la comunicazione più diretta e accessibile. Se chi chiama non riesce a dire dove si trova, la centrale invia un link sul telefono che permette di attivare GPS o fotocamera. Così l’operatore può vedere l’ambiente circostante e individuare la posizione precisa. In casi particolari può anche avviare una videochiamata, per valutare le condizioni del paziente o comunicare con persone sordomute attraverso il linguaggio gestuale.

Sul fronte della sicurezza del personale, è la SEUS SCpA in prima linea attraverso l’idea in fase di sviluppo dell’installazione del panic button, sulle ambulanze. Basta premerlo per avvisare subito la centrale del NUE 112 che a sua volta farà intervenire le Forze dell’Ordine, creando così una tutela concreta per chi ogni giorno si trova in prima linea e può trovarsi ad affrontare situazioni difficili o aggressive.

Le prospettive future

La Sicilia guarda già avanti. Con il completamento della rete delle centrali operative, l’attenzione si sposta sulle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale e dei sistemi predittivi, che potranno trasformare ancora una volta il modo di gestire le emergenze.
L’obiettivo è creare piattaforme capaci di interpretare automaticamente le parole chiave delle chiamate, proporre protocolli clinici personalizzati e aiutare gli operatori a individuare in pochi secondi i casi più gravi.

Tra le innovazioni allo studio anche l’uso dei droni sanitari per il trasporto rapido di farmaci, campioni biologici o defibrillatori nelle zone più difficili da raggiungere, e l’impiego di sensori ambientali intelligenti per segnalare incidenti o eventi critici ancora prima della chiamata al numero di emergenza.

In coro, nel corso della giornata, tutti hanno evidenziato che la tecnologia non sostituirà mai le persone, servirà a potenziarne le capacità, a ridurre il rischio d’errore e a rafforzare l’efficacia delle decisioni.
Un’evoluzione che mette al centro l’esperienza e la competenza umana, rendendola ancora più forte grazie all’innovazione.

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