Si è tenuto oggi il convegno Nazionale “Boschi vetusti” a Palermo, presso l’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, via Ugo La Malfa, 169. Un incontro durante il quale sono stati illustrati i primi risultati dell’attività di ricerca promossa dalle Regioni e realizzata dalle Università, volta proprio all’individuazione dei primi boschi vetusti in Italia.
Un’attività sostenuta finanziariamente dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che ha emanato le “Linee guida per l’identificazione delle aree definibili come boschi vetusti“. Oggi viene firmato il provvedimento con il quale si istituisce l’elenco regionale dei boschi vetusti in Sicilia, che si inserisce in una rete più ampia. La Sicilia è pronta a farne parte e ad essere riconosciuta a livello normativi. Un evento sicuramente molto importante.
Proprio un anno fa con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto a firma del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida nasce in Italia la Rete nazionale dei boschi vetusti. La prima in Europa. Si tratta di un innovativo strumento per la valorizzazione della biodiversità degli ecosistemi forestali, previsto dal Testo Unico delle foreste, e che ha ottenuto il via libera dal Tavolo di concertazione permanente del settore forestale.
Aree di questo tipo costituiscono importantissimi scrigni di biodiversità e sono di fondamentale importanza per lo studio delle dinamiche naturali e della gestione forestale che deve rappresentare un elemento trainante per la valorizzazione delle aree della nostra Regione.
Il nostro territorio offre un patrimonio naturalistico importante, è l’impegno che prende l’assessorato e del Corpo Forestale è proprio quello di salvaguardarlo, e iniziative come queste sono perfettamente in linea con gli obbietti. Conservazione e valorizzazione, è importante mettere a conoscenza il cittadino dell’importanza di queste aree.
“Oggi emaniamo il decreto per cui rispondiamo a una normativa nazionale che è molto rigida, dopo un screening attento fatto dal nostro Corpo Forestale, siamo riusciti ad individuare in Sicilia 20 boschi vetusti. Un bene prezioso e unico“, queste le parole di Giusi Savarino, assessore regionale Territorio e Ambiente.
“Abbiamo appena attivato la nuova programmazione dei fondi extra regionali, mi sto muovendo nel rendere più accessibile queste nostre aree e rendere questi beni immobili fruibili e utilizzabili“.
Valorizzare aree di questo genere significa contribuire al patrimonio naturalistico della Regione Siciliana, un fenomeno importante anche per l’attrattività turistica.
“Abbiamo l’obiettivo di attuare una serie di azioni coerentemente con la strategia forestale 2030 e con la biodiversità. Questo è un primo elenco che costituisce il punto di forza del nostro patrimonio naturalistico“, commenta Giuseppe Battaglia, dirigente generale del Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana. “Tramite i lavori di oggi stabiliremo quali sono le idonee strategie di conservazione e valorizzazione“.
Cittadino e biodiversità, un binomio perfetto. Così da creare un futuro importante per noi tutti e per le future generazioni. Sicilia non solo patrimonio di ricchezza artistica e architettonica ma ha anche un grande valore naturalistico.