La dipendenza dall’alcool spezza vite e rapporti personali e sociali: un dato di fatto, triste quanto drammatico, il cui peso e le cui conseguenze sono maggiormente avvertiti nei piccoli centri. Al di là dei dati ufficiali, infatti, esiste una fetta di sommerso che aumenta esponenzialmente il numero di quanti, giovani e spesso giovanissimi, si avvicinano all’alcool.
Un sommerso in quei piccoli centri che scontano anche la piaga dello spopolamento e della disoccupazione. Un quadro desolante che spinge molti verso l’alcolismo, unito a tabagismo e gioco d’azzardo. Bicchiere, sigaretta, gettoni e macchinette, infatti, sono parti dello stesso abito indossato per giornate intere; dipendenze cumulate o cumulabili che creano problemi di tenuta di un intero tessuto sociale.
Proprio per sensibilizzare le persone su questa tematica, è stata organizzata a Petralia Sottana la prima “Festa analcolica” che andrà in scena sabato 30 marzo. A volerla Marcello Bencivinni in occasione di un traguardo personale di tutto rispetto: ben 2.000 giorni di sobrietà. Gli organizzatori, infatti, sono i membri dell’Associazione provinciale club alcolisti territoriali (Apcat) che si riuniscono a cadenza settimanale e che si raccordano con il Sert di Nicosia per vicinanza logistica, sebbene il centro di riferimento sia quello di Termini Imerese.
Ad aiutarli sono stati in parecchi, tra patrocini e contributi: il Comune di Petralia Sottana, le attività commerciali, la locale Bcc, la Fidapa Bpw Petralie Madonie, Grifeoeventi e Sonia Geraci della Tempero. La festa si svolgerà di mattina presso il locale liceo delle Scienze umane, istituto coinvolto nei giorni precedenti insieme all’Alberghiero di Castellana Sicula, dove gli studenti proietteranno corti e spot realizzati oltre ad essere impegnati nella preparazione di cocktail analcolici; nel pomeriggio, dalle 18 alle 20, la festa proseguirà lungo il corso principale con musica, giochi, animazione e i bar non venderanno alcolici.
«Un altro piccolo tassello nella lotta alle dipendenze alcool correlate – dichiara l’assessore ai Servizi socio assistenziali, Manuela Vaccarella – per proseguire il percorso di sensibilizzazione che si sta portando avanti sul territorio madonita». E aggiunge: «Già da alcuni anni sono presenti sul territorio due C.A.T. (Club Alcologico Territoriali): “Alba su Petra” con sede a Petralia Sottana e “Alba” con sede a Gangi. Ebbene, la partecipazione ai Club, la condivisione delle esperienze, il confronto con gli altri, lo scambio di comunicazioni – continua Vaccarella – hanno cambiato e migliorato il benessere della vita di molti soggetti, delle loro famiglie e dell’intera comunità».
Tentativi e percorsi necessari «in un territorio – chiosa Vaccarella – in cui ancora c’è molto da fare; paesi definiti “Isole felici” nascondono piaghe sociali, come quella dell’uso di alcool, che rendono inerme e non reattiva un’intera comunità».