Verrebbe da ironizzare “Toh, chi l’avrebbe mai detto”. In fondo non possiamo stupirci se i lavori al cantiere del viadotto Ritiro, nonostante gli annunci dell’impresa siano di nuovo fermi. L’ultimo cronoprogramma della Toto Costruzioni, l’ultimo di una lunga serie, faceva sperare nel completamento del tratto di viadotto Giostra entro fine 2023. Ma ancora una volta i tempi non sono stati rispettati ed ancora una volta a dare l’allarme è la Uil.
“Il Viadotto Ritiro è ormai ufficialmente l’ennesima opera incompiuta del nostro territorio- dichiarano Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica- Al netto degli stucchevoli proclami sulla fantomatica imminente chiusura dei lavori, ormai da molte settimane, la Toto costruzioni, azienda appaltatrice dell’opera, ha abbandonato il cantiere”.
E’ un cantiere fantasma, non c’è nessuno dei 30 operai che in teoria dovrebbero essere impegnati nell’opera e che tra l’altro attendono tre mesi di stipendi arretrati. Anche per i vecchi stipendi arretrati la Uil denuncia una grave incongruenza degli importi dei versamenti effettuati alla Cassa Edile rispetto al dovuto.
“Oltre al danno la beffa. E’ una tragica realtà che si sta consumando sulla pelle dei lavoratori senza reddito, senza prospettive e in preda alla disperazione e, contestualmente, colpisce pesantemente la città che subisce, da lunghissimo tempo, le conseguenze di un cantiere che ha pesantemente stravolto e peggiorato la qualità della vita quotidiana di tutti i cittadini”.
Tripodi e De Vardo chiedono al Cas che in tempi rapidi si sostituisca, così come previsto dalla normativa, alla Toto costruzioni nel pagamento degli stipendi dei lavoratori. Il sindacato inoltre rivolge ancora una volta un appello alla prefetta Cosima Di Stani per assumere ogni iniziativa utile finalizzata alla rapida risoluzione della vicenda.