Sporcaccioni. Incivili. Criminali. Gli aggettivi che si possono utilizzare sono diversi. Il significato rimane uguale. L’abbandono incontrollato di rifiuti resta un problema all’apice dell’agenda politica palermitana. Uno di quei nodi rimasti da sciogliere da tempo immemore. Nonostante l’impegno quotidiano delle maestranze di Rap sulle strade cittadine, non si fa fatica a trovare ammassi di spazzatura ad ogni angolo di strada. Un problema che diventa ancora peggiore quando i rifiuti in questione sono ingombranti. Si tratta principalmente di mobili fatti a pezzi, elettrodomestici e servizi igienici. Nonostante la possibilità di poter conferire gratuitamente questi rifiuti all’interno dei centri comunali di raccolta qualcuno, nel 2025, persevera a sporcare la propria città. Una mancanza di cura della cosa pubblica vissuta come un disagio soprattutto in periferia, dove il controllo del territorio si fa più complesso.
Rifiuti ingombranti a Palermo, il caso al Villaggio Santa Rosalia
Ne sanno qualcosa all’interno del quartiere “Villaggio Santa Rosalia“, in IV Circoscrizione. Le immagini fanno in particolare riferimento alla situazione vissuta in via Vincenzo Barone. Qui infatti gli incivili hanno riversato una serie infinita di rifiuti ingombranti sul marciapiede e all’interno dei contenitori destinati ai sacchetti dell’indifferenziato. Fatto che non solo deturpa le strade del capoluogo siciliano, ma costituisce un problema da risolvere per il Comune di Palermo. L’Amministrazione è spesso costretta a richiedere questo servizio straordinario alla Rap, società che si occupa della gestione e della raccolta dei rifiuti in città. In teoria però, il quantitativo di ingombranti ritirabile fuori dal contenitori è stabilito da alcune direttive di ARERA, un ente ministeriale controllato dal Governo Nazionale.
I numeri forniti dal Comune
Numeri che ha fornito in Consiglio Comunale l’assessore all’Ambiente Pietro Alongi. Durante la seduta dedicata al contratto di servizio della Rap, l’esponente della Giunta di Roberto Lagalla ha definito il quadro drammatico vissuto nel capoluogo siciliano. “Secondo il contratto di servizio, Rap dovrebbe ritirare 67.000 pezzi di ingombranti all’anno. Quantitativo che dovrebbe scendere a 50.000 unità nel 2026, così come previsto dalle direttive ARERA. Ma bisogna guardare in faccia la realtà. Nel solo 2024, Rap ha ritirato ben 182.000 pezzi dalle strade di Palermo, per un totale di 3,6 milioni di chili di rifiuti ingombranti. C’è gente che non ha cuore questa città”, ha commentato Alongi in aula.
L’appello di Imperiale e Davì
Un pensiero condiviso dal consigliere comunale della DC Salvo Imperiale e dal consigliere della IV Circoscrizione Maurizio Davì. I due esponenti di maggioranza, a proposito della situazione al Villaggio Santa Rosalia, dichiarano: “Non possiamo e non dobbiamo accettare una situazione del genere. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti voi cittadini. Vi chiediamo con il cuore: se vedete qualcuno compiere atti incivili, fotografate, documentate. È solo uniti che possiamo cambiare davvero le cose“.