I carabinieri hanno arrestato un quarantenne di Avola (Siracusa) che lo scorso anno avrebbe abusato sessualmente di una dodicenne, sua vicina di casa, affetta da grave ritardo mentale. A far scattare le indagini una denuncia da parte dei genitori della vittima che avevano raccolto il racconto della bimba.
Il quarantenne sarebbe riuscito a entrare nell’appartamento in cui abita la famiglia della vittima e, rimasto solo con la minore avrebbe abusato di lei. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati gli indumenti della minore sui quali, grazie all’intervento del Ris di Messina, sono state evidenziate tracce riconducibili a un rapporto avuto con l’uomo.
Un arresto pure a Catania per lesioni personali aggravate e atti sessuali con minorenne. Sono le accuse per le quali la Procura etnea ha ottenuto per T.S., 26 anni, gli arresti domiciliari, eseguiti dai Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia (Catania).
Le indagini avrebbero evidenziato quella che gli investigatori definiscono “una vera e propria via crucis” per la donna, a partire dal 2012. L’uomo nel corso della convivenza familiare, oltre ad avere abusato sessualmente della compagna quando questa ancora non aveva compiuto 14 anni, l’avrebbe aggredita in più occasioni, colpendola con calci e pugni, causandole anche la perforazione di un timpano e costringendola a ricorrere innumerevoli volte alle cure ospedaliere.
La vittima sarebbe stata isolata da amici e parenti. Condotte senza soluzione di continuità anche dopo la decisione della ragazza di lasciare il compagno. La donna, esasperata, ha comunque trovato la forza di reagire denunciando l’ex ai carabinieri.