Continuano le operazioni di soccorso nel Mediterraneo, con la Sicilia in prima linea. Ad Augusta nel pomeriggio sbarcherà 438 migranti a bordo del pattugliatore Samuel Beckett della marina militare irlandese. A bordo anche 14 cadaveri di extracomunitari recuperati in mare, da tre gommoni e un barchino, durante operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia ma protagonista di questi giorni è l’imbarcazione Aquarius di Sos Mediterranée che, in pochi giorni, ha effettuato quattro operazioni di salvataggio nel Mediterraneo; dopo un primo salvataggio sabato mattina, che ha consentito di trarre in salvo 143 persone a bordo di un gommone che aveva già cominciato a imbarcare acqua, è stata soccorsa una piccola barca di legno con 31 profughi africani tutti uomini poi trasferiti a bordo della Phoenix che, dalle coste libiche, sta tornando in Italia.
Il terzo salvataggio ha avuto luogo intorno alle 3.50 della mattina quando la Aquarius ha avvistato un gommone sovraffollato e già quasi sgonfio. I profughi a bordo, quasi tutti nigeriani (142), erano in forte stato di agitazione; due donne sono state rinvenute prive di sensi e purtroppo sono spirate in gravi condizioni di ipotermia poco dopo essere state trasportate sull’Aquarius per ricevere le cure. Tra i sopravvissuti 70 sono gli uomini e 76 le donne, di cui 4 in stato di gravidanza. 24 i minori, di cui 21 non accompagnati. Un altro intervento alle 7.00 del mattino, quando il SAR team della Aquarius ha soccorso altre 24 persone (23 uomini e una donna, 22 etiopi e 2 gambiani, 17 i minori, tutti non accompagnati) a bordo di un piccolo gommone in buone condizioni e di buona qualità, individuato e monitorato dalle navi container Alexander Maersk e Vos Thalassa.
La giornata si è conclusa infine con il trasferimento sulla Aquarius di 152 profughi tratti in salvo dalla nave mercantile OOC Tiger. Si trovavano a bordo di un gommone e una barca di legno. Si tratta di 108 uomini e 44 donne, di cui sei in stato di gravidanza, 11 minori di cui 6 non accompagnati e due sotto i 5 anni. La maggior parte (112) proviene dalla Nigeria. “Le buone condizioni climatiche ed il mare piatto sono stati veramente d’aiuto, ma nel Mediterraneo durante l’inverno il tempo può cambiare molto rapidamente e con onde alte anche solo 1 metro sarebbe stata una tragedia ancora più grave“, questo quanto afferma Mathias Menge, coordinatore Sar. I 143 profughi salvati sabato mattina erano stati trasferiti già ieri a bordo della Phoenix (MOAS) che sta rientrando in Italia. Attualmente si trovano dunque a bordo della Aquarius 353 anime, tra cui 232 uomini, 121 donne (10 incinta) di cui 66 minori e due bambini sotto i 5 anni.