La sua diretta Facebook è stata un crescendo rossiniano. Sbollita l’ira dell’immediatezza dell’addio di Dafne Musolino (QUI)sancita da due post (uno della senatrice ed uno di Matteo Renzi che le dava il benvenuto in Italia Viva), Cateno De Luca passa dai toni indignati a quelli melodrammatici di uno sposo lasciato sull’altare a pochi giorni dalla cerimonia (le elezioni suppletive in Brianza).
LA DIRETTA FB
Occhi rossi, lacrime, fazzoletto in mano, il leader di Sud chiama Nord incassa il colpo, che non è il primo degli ultimi mesi ma sicuramente il più duro (QUI). Parafrasando Pippo Baudo, De Luca non esita a far capire “Dafne Musolino l’ho inventata io”. Del resto è stata assessora sia con lui che con Basile, l’ha candidata alle Europee 2019 prima e alle Politiche 2022 poi “avevi 280 voti e ora sei al Senato…“. Pesa quindi l’adesione della senatrice ad Italia Viva a 10 giorni dalle elezioni in Brianza, sulle quali De Luca ha puntato soprattutto per una visibilità nazionale in chiave europee.
LASCIATO CON UN MESSAGGIO
Ma tra tutti, proprio con Renzi, con il quale da un anno battibecca a distanza, questo è un rospo che non gli va giù. E per di più saperlo così, con un laconico messaggio di “Daffffne” come la chiamava nelle dirette, e con due post su facebook a meno di un’ora di una riunione già fissata in un hotel con Letizia Moratti, Renzi e Fioroni……
QUOQUE TU
“La guardo come un padre guarda un figlio e le auguro le migliori fortune”. E se poco prima si era definito un moscerino al cospetto di Renzi, ecco che poi si immedesima in Giulio Cesare nel momento in cui viene pugnalato dai fedelissimi ( tu quoque Brute, fili mi) nelle famose idi di marzo. “Dafne, perché, perché proprio ora, a 10 giorni dalle elezioni?Perché questa pugnalata alle spalle, che bisogno c’era? Non potevi aspettare?” conclude con le lacrime agli occhi.
MANOVRA DEL SISTEMA
Si rivolge ai suoi, rassicurandoli suoi sul fatto che i partiti non gli porteranno via l’altro deputato nazionale, Francesco Gallo e che lui resterà comunque indomito sul campo delle elezioni in Brianza. “Se incontrate Dafne chiedetele perché, perché ora”. De Luca la spiegazione ce l’ha, è una manovra del sistema per farlo fuori in vista delle Europee “stavo crescendo troppo”, una vendetta perché ha resistito alla “mela del peccato”. La conclusione è l’invito alla presentazione del libro sulla storia della sua vita, il 19 ottobre a Monza, presenti Red Ronnie e Catena Fiorello (che hanno scritto la prefazione) ed al comizio di fine campagna elettorale venerdì 20. “Venite tutti” (tranne Dafne Musolino in versione Bruto).