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Agricoltura, “Uniti per dare dignità al lavoro”: l’incontro a Calatafimi Segesta

mercoledì 3 Aprile 2019
agricoltura

“La situazione della nostra agricoltura è al totale collasso. Al dissesto del settore quest’anno ha contribuito il maltempo e gli eventi ciclonici che hanno causato danni immensi al momento della semina con spese raddoppiate e impianti e strutture pesantemente danneggiate nel caso dell’ortofrutta”. Ad affermarlo è Cosimo Gioia, titolare di un’azienda agricola che interverrà all’incontro “Uniti per dare dignità al lavoro”. Si tratta di una riunione tematica su agricoltura e zootenica, che si terrà presso la biblioteca comunale di Calatafimi Segesta, il 6 aprile alle 19,30.

Il reddito colturale è pesantemente in perdita. Il prezzo di vendita del grano è fermo da anni a 17/19 Euro Q. Tale quotazione, ad un attento bilancio fatto su tabelle regionali, con una produzione media di 30 Q.li/ha, causa una perdita colturale di circa 350 Euro ad ettaro comprendendo le spese fisse che ogni azienda deve sostenere. Premio unico di 250 Euro/Ha al sud e circa 880 al nord”.

“La coltura cerealicola soffre delle pesanti importazioni di grano proveniente dall’estero che sbarca quasi quotidianamente nei porti dell’isola. Tale prodotto è, nella stragrande maggioranza, contaminato di aflatossine e glifosato in quantità tale che, nemmeno nei paesi di origine può essere utilizzato e viene venduto agli importatori a prezzi stracciati che, naturalmente, causa un abbassamento del prezzo di mercato del nostro grano che, invece è sano e privo di sostanze inquinanti. Tali sostanze, è stato accertato ad esempio per il glifosato da studi effettuati recentemente in Istituti Italiani ed Internazionali di grande prestigio, causano, anche in piccole quantità malattie di grande gravità quali, celiachia, sla e disturbi nella crescita”.

“E che dire degli allevamenti ovini e bovini che vivono una situazione ad dir poco disastrosa a causa dei prezzi di carni e latte a dir poco ridicoli a causa per le pastoie burocratiche della sanità e della pesante importazione di prodotti dall’estero di scarsa qualità e pieni di ormoni”.

“E gli ortaggi, gli agrumi e l’ortofrutta in generale ? Prodotti lasciati marcire a terra per non perderci anche il costo della raccolta. Per non parlare dei carciofi, non certo per qualità uguali ai nostri, che ormai arrivano a prezzi bassissimi dall’Egitto e dalla Cina. A questo si aggiunge la recente normativa della tracciabilità della busta paga che ormai arriva, tra annessi e connessi, a costi di 90/100 Euro ad operaio al giorno. Naturalmente costo insostenibile per qualunque azienda del nostro settore”.

“Tutto ciò causa il fallimento delle aziende che si indebitano pesantemente con gli Istituti di credito ( o con gli usurai…) e, non riuscendo a pagare le rate, sono piene di decreti ingiuntivi e devono cedere i loro terreni e, talvolta, le loro case,che vengono svenduti all’asta con prezzi assolutamente ridicoli (tanto alle Banche, salvate con i nostri soldi…,interessa recuperare il capitale, pur avendo ipoteche per 2, 3 volte superiori al valore del debito)”.

“La globalizzazione selvaggia senza controllo ci costringe a competere con paesi che hanno costi di produzione dieci volte inferiori e non si può competere. La politica, in tutto questo, assolutamente indifferente. E’ arrivato il momento, se vogliamo dare un futuro ai nostri figli di unirci e diventare artefici del nostro destino,altrimenti saremo costretti a chiudere o vendere i nostri beni. I Sindaci ci sostengono e noi dobbiamo supportarli con il nostro incondizionato appoggio. E’ l’ultima spiaggia… “.

“Bisogna chiedere:

Immediato incontro con il Ministro alla presenza dei Sindaci e delle autorita’ Regionali al fine di:

1) IMMEDIATA ISTITUZIONE di un tavolo di Crisi del mercato agricolo Regionale permanente che, oltre ai soggetti istituzionali, comprenda anche una rappresentanza di questo comitato spontaneo. Tale tavolo dovrà riunirsi almeno una volta al mese ed, in ogni caso, quando richiesto.

1) Dichiarare, IMMEDIATAMENTE, lo stato di crisi di mercato e da eventi metereologici eccezionali e chiedere subito l’ applicazione del D.L. 102/04 ex 135 e, vigilare, perché quest’ultimo venga applicato,con la conseguente messa in atto delle normative che prevedano la sospensione delle cartelle di pagamento INPS,Equitalia ed ISMEA, delle procedure esecutive per 24 mesi come previsto,e quant’altro estendendola a tutta la Regione visto che la crisi, riguarda tutto il territorio.

2) Legiferare, ove non prevista, sulla questione : crisi di mercato agricolo e approntare provvedimenti sull’argomento. Ove non contemplata, tale normativa, interpellare il Governo Nazionale per intervenire.

3) Chiedere l’estensione del Decreto agricoltura (02/07/2015), fatto per gli Interventi su latte, olio, xylella e piogge alluvionali in Puglia anche alla Regione Sicilia, per il settore cerealicolo, allevamenti e ortofrutticolo.

4) L’attivazione della legge  L. 14 febbraio 1992, n. 185.  Nuova disciplina del Fondo di solidarietà nazionale.

5) Attuare sistematicamente, e non sporadicamente, controlli sanitari delle merci importate, non affidandosi solo ad un’analisi visiva, incaricando un Ente di concerto con gli organi preposti, che monitori costantemente quello che arriva, collegato ad una rete di laboratori già esistenti o, se necessario, indipendenti. Assumere iniziative valide affinché i carichi possano essere controllati anche nei mulini di destinazione,in breve lasso di tempo ed, in tale attesa, restino carichi. Fare in modo da prevedere che nei contratti di acquisto, per legge, sia prevista tale attesa; se il controllo e’ effettuato in altro luogo di entrata UE richiedere obbligatoriamente la documentazione delle analisi.

6) Chiedere al Ministero della Salute di attivarsi urgentemente, presso la U.E., per far abbassare il limite di residuo del Gliphosate, stabilito su un consumo Europeo di pasta di 5Kg annui pro capite, in considerazione, che in Italia, specie nel meridione, il consumo e’ di circa 50 Kg. annui ad individuo. Tutto questo ci porta ad ingerire 10 volte la dose consentita, minando anche la salute dei nostri bambini. Queste richieste urgenti sono propedeutiche a tutta una serie di proposte che verranno fatte nel consesso del tavolo tecnico di cui sopra e che, in questa sede, non possono essere elencate per ovvi motivi. Ove non venissero accolte le richieste di cui sopra, nel più breve tempo possibile, si riserva di prendere in considerazione tutte le iniziative che la legge consente”.

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