“Il consorzio di Bonifica di Agrigento rischia la paralisi. Le controversie legali sfociate in atti di pignoramento hanno prosciugato le casse dell’ente e costretto anche la Regione ad accantonare a favore dei creditori le somme destinate al consorzio. Una situazione gravissima che si ripercuote inesorabilmente sui lavoratori che non percepiscono lo stipendio già da febbraio, gli stagionali che hanno ricevuto le ultime spettanze nel dicembre 2022 e la stessa campagna irrigua 2023, che rischia di non poter essere avviata”.
Lo dice Michele Catanzaro capogruppo Pd all’Ars che sull’argomento ha presentato un’interrogazione firmata da tutti i parlamentari del gruppo.
“Fino a settembre 2023 data prevista per la prossima udienza fissata dal giudice per l’esecuzione, il consorzio non potrà espletare nessuna attività. Una situazione gravissima – aggiunge Catanzaro – tanto più che con l’estate alle porte le aziende agricole del comprensorio avranno bisogno di acqua per irrigare i campi. E’ indispensabile che il governo assuma iniziative per consentire al consorzio di pagare le spettanze dei lavoratori scongiurando il blocco di un’attività di vitale importanza per le aziende agricole del comprensorio”.