I sindacati Fillea e Cgil di Agrigento sono preoccupati per il rallentamento dei lavori di manutenzione del viadotto Akragas. “Si tratta di un rallentamento che preannuncia l’ennesimo fermo? Questa è la domanda che poniamo a chi ha responsabilità di Governo del Territorio. Voci insistenti vogliono che una delle ditte impegnate abbia deciso di andare via. Se cosi fosse questo martoriato territorio sarebbe costretto ad allungare la via crucis per una manutenzione che dura da decenni. Il viadotto Morandi rappresenta una importante arteria che permette un collegamento agevole tra Agrigento e le frazioni di Villaseta e Monserrato, inoltre è strategico per la gestione dei flussi turistici e i collegamenti con Porto Empedocle e a catena con la parte occidentale della provincia, ma anche non meno importante per la viabilità scolastica“.
Il ponte venne realizzato tra il 1967 e il 1970, e chiuso nel marzo 2015 da Anas a causa di ingenti danni strutturali al fine di poter effettuare i necessari interventi di manutenzione e messa in sicurezza (ristrutturazione dei piloni). Nel 2017 iniziano i primi lavori e nel giugno 2021 viene riaperto a metà con consegna prevista per il 2023, tuttavia, il completamento dei lavori, che riguardano il viadotto Akragas, ad oggi non ha una data certa per la riapertura completa.
Il segretario generale della Fillea di Agrigento Francesco Cosca e il segretario generale della CGIL di Agrigento Alfonso Buscemi si fanno portavoce “della crescente frustrazione della provincia con il capoluogo privo di una tangenziale“. “Anche i lavori – dicono – di manutenzione del viadotto Re a Porto Empedocle sembrano avere subito un rallentamento, vanno cercate delle soluzioni sulla viabilità di Porto Empedocle, fulcro strategico del traffico, poiché questo importante hub collega le province di Agrigento, Caltanissetta, Trapani e l’imbocco della Fondovalle per Palermo, erano stati sospesi da giugno a settembre su richiesta del Sindaco della cittadina, per consentire maggiore fluidità all’intenso traffico turistico nelle zone balneari. Anche della pista ciclabile che doveva nascere in contrada Marinella sempre a Porto Empedocle non si hanno notizie“.