La Democrazia Cristiana prende posizione contro il sindaco Francesco Miccichè dopo l’azzeramento e la riconferma in blocco della giunta comunale. In una nota il partito parla di “amministrazione alla deriva”, attacca la gestione della “Capitale italiana della Cultura” e definisce “fallimentare” l’intero mandato del primo cittadino.
La nota:
“La Democrazia Cristiana di Agrigento definisce l’azzeramento e l’immediata riconferma in blocco della giunta comunale come l’ultimo, sconcertante atto di un’amministrazione politicamente alla deriva. Quella che il Sindaco Miccichè ha tentato di spacciare per una mossa di “rilancio” è in realtà una farsa, un insulto all’intelligenza degli agrigentini e la certificazione finale della sua totale incapacità di governare la città.
Mentre il Sindaco si perde in inutili giochi di palazzo, Agrigento vive l’umiliazione di una “Capitale della Cultura” trasformata nella “Capitale delle Figuracce”. Un’occasione storica, costata milioni di euro, è stata gettata al vento tra pressapochismo, flop turistico e una gestione talmente disastrosa da essere bocciata senza appello dalla Corte dei Conti. A questo si aggiunge lo scempio di Villa del Sole, un parco storico devastato con una fretta incomprensibile, in un pasticcio burocratico che è ora oggetto di inchieste. Un Sindaco che distrugge il verde pubblico e gestisce la cultura in modo imbarazzante ha fallito la sua missione.
A questa manifesta incapacità amministrativa si aggiunge una crisi di giudizio che ha dell’incredibile, la rivelazione di una mentalità pericolosa, che antepone l’arbitrio personale alle regole e all’etica. Questo modo di agire, unito ai rilievi della Corte dei Conti sulla gestione dei fondi pubblici, dipinge il quadro di un’amministrazione opaca e arrogante, insofferente a ogni forma di controllo.
Il giudizio complessivo sul mandato del Sindaco Miccichè non può che essere pessimo. È stato un mandato caratterizzato dall’immobilismo, dall’arroganza e da una sconcertante incapacità di affrontare i problemi reali dei cittadini.
Il suo tempo è scaduto. La Democrazia Cristiana è pronta a guidare la città fuori da questa palude. La nostra azione politica ripartirà dalle macerie lasciate da Miccichè, all’insegna della concretezza e della ricostruzione. È tempo di voltare pagina e di restituire ad Agrigento un governo serio, trasparente e competente, con un piano serio per il recupero del verde pubblico, una gestione trasparente e competente degli eventi culturali e dei fondi pubblici. Agrigento merita di più di questo teatro dell’assurdo”.