Nel dicembre del 2024 L’ASP di Agrigento ha predisposto gli atti in previsione della stabilizzazione di circa 200 operatori socio-sanitari (OSS), più di 100 ausiliari oltre ad una quarantina di figure amministrative di comparto: un importante traguardo, raggiunto nel febbraio 2025, che, grazie anche al prezioso contributo e al costante impegno delle organizzazioni sindacali, ha chiuso una lunga pagina di precariato restituendo dignità, certezze e fiducia ai lavoratori del settore, molti dei quali in attesa da diversi anni.
“Dopo il significativo traguardo della stabilizzazione si pone un tema altrettanto importante legato alle ore di servizio previste dal contratto, oggi ferme a 24h settimanali, e in qualche caso addirittura a 18h settimanali. L’obiettivo, adesso, deve essere quello di raggiungere le 36 ore settimanali“.
Queste le parile di Carmelo Pace, vicepresidente della Commissione VI “Salute, servizi sociali e sanitari”.
“La sinergia tra la direzione dell’Asp e delle organizzazioni sindacali, la cui azione e il cui supporto sono stati fin qui indispensabili – sottolinea – può essere determinante anche in questa nuova “battaglia”, quella per ottenere le 36 ore“.
Oggi molte lavoratrici e lavoratori, nonostante la conquista della stabilizzazione, sono alle prese con difficoltà e disagi derivanti da un rapporto di lavoro a tempo parziale che, da un lato non assicura piena stabilità economica, dall’altro rischia di penalizzare i servizi per i cittadini.
“Sarà mia cura – annuncia il vice Presidente della Commissione Sanità – incoraggiare un percorso virtuoso tra i sindacati e i vertici dell’ASP per affrontare il tema delle 36 ore“.
C’è gente costretta a spostarsi e viaggiare ogni giorno percorrendo distanze considerevoli che non garantiscono, al momento, di percepire uno stipendio pieno come altri dipendenti pubblici.
Aggiunge Pace: “Sono sicuro che la sensibilità delle organizzazioni sindacali, unitamente alla disponibilità dell’ASP, consentiranno di raggiungere anche questo grande obiettivo“.
“È compito della politica – conclude – porre temi e proporre soluzioni senza per questo dover rivendicare alcun merito. Si tratta di dare maggiore stabilità e maggiori certezze a persone che viaggiano, percorrendo anche lunghe distanze, e lavoratori che ambiscono legittimamente a un rapporto lavorativo a tempo pieno che si tradurrebbe anche in un maggiore riconoscimento economico non trascurando il miglioramento dei servizi all’utenza. È un’importante causa a tutela dei lavoratori che, non ho dubbi, avrà anche stavolta il supporto dei sindacati“.