Il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè ha azzerato la giunta comunale avocando a sè tutte le deleghe. Una presa di posizione, quella del primo cittadino, dalla quale emerge che effettivamente una crisi politica esiste.
Ci sono problemi e questioni aperte da decenni che la politica agrigentina fa fatica a gestire, a prescindere dai partiti – di destra o di sinistra – che hanno amministrato questo territorio. Siccità, crisi idrica, carenze infrastrutturali, tutti disagi che la comunità vive da troppo tempo con ricadute non proprio rosee, se legate al fatto che la Città dei Templi è stata proclamata Capitale della Cultura 2025. E la determina sindacale di certo “non è un buon segnale, la maggioranza è implosa”, ha dichiarato il capogruppo della Dc all’Ars Carmelo Pace, deputato dell’Agrigentino. E la Democrazia cristiana, che comunque fa parte del centrodestra, rimane fuori dall’azione di governo guidata da Miccichè. In più c’è da tempo una lotta intestina alla coalizione che ha rallentato gli iter dei provvedimenti più importanti e in Consiglio comunale alcune delibere sono state rette non tanto con il voto della maggioranza, bensì con quello delle opposizioni anche nel mantenimento del numero legale.
La crisi di maggioranza era stata resa nota a fine giugno, dopo che il Consiglio comunale ha deliberato la bocciatura del piano triennale delle opere pubbliche. Inoltre, era saltata l’approvazione del Pef, il Piano economico finanziario del settore rifiuti, che per il 2025 avrebbe previsto per Agrigento un aumento dei costi di gestione di circa mezzo milione. E’ praticamente mancato il numero legale sui provvedimenti.
L’atto del sindaco forse è finalizzato a dare una scossa forte alla coalizione che dapprima lo aveva sostenuto. “Purtroppo è mancata la maggioranza, ma ci sarà modo di instaurare nuovamente un dialogo con tutti – spiega Miccichè – e spero di poter chiudere il tutto entro la settimana prossima. Ho qualche idea, ma devo sentire il resto della politica. Tuttavia, mi interessa prima di tutto sentire e tutelare i consiglieri comunali. Aggiungo che ci sono alcuni problemi, l’emergenza idrica è assurda”.
Tensioni nella maggioranza probabilmente dovute anche al fatto che alcuni alleati spingono per un rimpasto di deleghe per consentire un maggiore equilibrio tra i partiti che siedono in giunta, soprattutto quelli di Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Tuttavia, sono alcune ipotesi e il quadro sarà più chiaro nei prossimi giorni.