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L’Associazione Nazionale Magistrati, Sottosezione di Agrigento, ha inaugurato presso il Palazzo di Giustizia della città dei Templi la mostra fotografica curata da Lavinia Caminiti dal titolo “Gli Invisibili“, con l’evocativo sottotitolo “Ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza“.
La mostra – che resterà aperta fino al prossimo 9 novembre – è visitabile liberamente tutti i giorni feriali negli orari d’apertura del Tribunale, e propone una inedita galleria di immagini fotografiche dei luoghi in cui sono state assassinate vittime della mafia.
Si tratta di un’opera commemorativa e culturale altamente meritoria che ancora una volta porta prepotentemente al centro dell’attenzione il tema “mafia” di cui ormai si parla sempre più con fastidio.
È degna di menzione la circostanza per cui per la prima volta si organizza un evento commemorativo-culturale all’interno dei locali del Tribunale di Agrigento visitabile da qualunque cittadino: e questo è uno degli aspetti rilevanti di tale evento poiché consente, sia pure a piccoli passi, di avvicinare la Magistratura, le istituzioni ed il palazzo al cittadino comune; obiettivo, questo, che la Sottosezione ANM di Agrigento persegue da tempo.
L’evento è stato organizzato con la collaborazione del MIUR, in particolare dell’U.R.S. – Ambito Territoriale di Agrigento, che ha assunto l’onere di sensibilizzare le scuole della provincia sulla opportunità di far visitare la mostra agli studenti delle scuole superiori in modo che per loro possa essere una occasione di profonda riflessione e crescita civile. E non a caso si è deciso che la mostra sarà visitata per ben due volte la settimana (il venerdì ed il sabato mattina) dagli studenti di diverse scuole della Provincia, presenti l’autrice e diversi Magistrati.
L’evento viene organizzato dalla ANM Sottosezione di Agrigento nell’ambito delle commemorazioni previste per il 29° anniversario dell’omicidio di Rosario Livatino e si coglie l’occasione per annunciare che detta Sottosezione intende bandire tra le scuole di ogni ordine grado della provincia una sorta di Premio, di concorso, intestato alla memoria di Livatino e che abbia ad oggetto la realizzazione di una opera, di prosa, poesia, pittorica, musicale, grafica, fotografica, digitale o di qualunque altro tipo che sia in qualche maniera ispirata alla vita o al lavoro del magistrato originario di Canicattì.
L’opera ritenuta più interessante -da una giuria formata da varie personalità della magistratura e della società civile- sarà premiata il prossimo anno nella ricorrenza del 30° anniversario della mortedi Livatino.