Partirà dalle Asp e dalle aziende ospedaliere siciliane il piano per l’ implementazione dello screening oncologico, per prevenire i tumori alla mammella, alla cervice uterina e al colon retto. Una circolare firmata dall’assessore alla Salute Ruggero Razza stabilisce l’adozione da parte delle strutture pubbliche dell’ Isola di una serie di nuove iniziative che potenzino le prestazioni utili a individuare precocemente l’ insorgenza di tumori, attraverso test preventivi (screening) condotti sulla popolazione che non presenta segni nè sintomi di neoplasie.
Un vero e proprio piano di prevenzione sarà sviluppato da Asp e aziende ospedaliere che dovranno dotarsi da oggi di una serie di misure per incrementare gli screening su tutto il territorio regionale e favorirne l’ accesso ai cittadini siciliani.
Si parte dall’ampliamento dell’offerta in tutta la Sicilia, con aperture pomeridiane e sabato mattina dei punti designati. Per superare le difficoltà di collegamento che subiscono diverse zone dell’Isola, la circolare assessoriale stabilisce l’impiego di mezzi mobili che raggiungano le comunità a bassa adesione o territorialmente disagiate.
Le Asp, in proporzione alla popolazione di riferimento, incrementeranno il personale che si occupa del front-office telefonico dei Centri gestionali con l’ulteriore impiego di assistenti sanitari: le figure potranno essere recuperate dal bacino dei precari.
Un ruolo fondamentale, per la piena applicazione delle misure di prevenzione lo avranno i medici di medicina generale ai quali viene chiesto di condividere iniziative per sollecitare i propri assistiti ad accedere allo screening presso le strutture pubbliche. Una regolamentazione dell’accesso agli screening è prevista anche attraverso la stipula di protocolli di intesa tra Asp, Aziende ospedaliere e altre strutture indicate dalle stesse Asp, documenti che dovranno essere sottoscritti entro i prossimi 90 giorni.
I protocolli di intesa dovranno contenere i requisiti minimi di personale e attrezzature che la struttura erogante dovrà assicurare, riportare i protocolli diagnostici di riferimento a cui l’azienda dovrà attenersi nonché una stima presunta del tipo di prestazioni che dovranno essere fornite su richiesta della ASP.
Una sezione del documento è destinata alla formazione del personale. Le Aziende sanitarie cureranno la preparazione di tutti gli operatori, confrontandosi anche con altre Regioni e mutuandone alcune attività, specie nella regolamentazione della prescrizione dei test di primo livello (mammografie, pap test, etc). Nella circolare viene specificato che il personale formato venga dedicato esclusivamente agli screening.
La circolare fa infine riferimento ad obiettivi digitali: le Asp saranno chiamate ad una integrazione dei software gestionali screening con le piattaforme utilizzate dai medici di medicina generale per ottimizzare le informazioni sulla pulizia delle liste anagrafiche e sullo stato di salute dei pazienti, ma anche per il monitoraggio costante e diretto della partecipazione alle campagne di prevenzione degli assistiti.
E a proposito di contenuti digitali, si suggerisce alle Asp l’utilizzo dei social media e di altri mezzi di comunicazione innovativi per le azioni di promozione, affinché tutti i siciliani siano messi a conoscenza di quest’importante strumento offerto dalla sanità pubblica.
Una prova anche per i direttori generali, il cui operato sarà valutato anche in funzione delle performance messe in atto con l’applicazione dei punti contenuti nella circolare.