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Ceramiche, mummie in abiti d’epoca, campane secolari e sapori inaspettati per un tour gratuito che porta a conoscere la tradizione artigianale antica cinque secoli: il cuore della Sicilia, Burgio, che custodisce l’unica fonderia di campane in tutto il Sud Italia.
Il sabato del villaggio è la serie di appuntamenti inclusi nel ricco calendario di Autunno sui Sicani che propone due mesi di eventi tra borghi e natura con visite guidate per scoprire i centri storici (e non solo) dei paesi Sicani lontani dalle classiche traiettorie turistiche.
Il primo appuntamento (sabato 7 settembre) porta alla scoperta di Burgio, il piccolo comune della provincia di Agrigento le cui origini si perdono nel Medioevo: le colline di argilla e di pietra su cui è accovacciato hanno permesso nei secoli ai suoi abitanti di sviluppare un artigianato di grande pregio che riguarda la lavorazione della pietra e della maiolica.
IL BORGO
Un vanto di questo paese è la secolare produzione artigianale di campane presso l’antica fonderia Virgadamo, l’unica di tutto il Sud Italia. Il paese della ceramica e delle campane è noto anche per i tanti edifici religiosi che si stagliano qua e là, in alcuni casi accompagnati da attigui monasteri. Passeggiando per le vie del centro storico non si può fare a meno di rimanere piacevolmente colpiti dalla maglia di vie strette e tortuose che in molti punti si concludono in cortili, con scale esterne e loggiati rigorosamente in pietra, il tutto arricchito da balconi con i caratteristici gattuna (sottobalconi) anch’essi in pietra, e fioriere in ceramica locale. L’economia burgitana, oltre che sull’artigianato artistico, si basa anche sulla produzione di olio d’oliva, agrumi, pesche, tartufi e tanto altro.
COSE DA VEDERE
La visita di Burgio avrà inizio alle 15 presso la chiesa dei Cappuccini dove sono custoditi una pala d’altare settecentesca attribuita allo Zoppo di Gangi e racchiusa da una mastodontica cornice lignea in stile barocco e tele di fra’ Felice da Sambuca. L’attiguo museo conserva una cinquantina di mummie datate tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, molte delle quali presentano gli abiti originali dell’epoca.
Da qui ci si sposterà verso la prima delle tre botteghe di ceramica, “Caravella”, che continua una produzione in stile ottocentesco diventato identitario della tradizione del luogo. Questo stile è stato ripreso da qualche decennio dai fratelli Arcuri che hanno messo su un loro laboratorio dove la tradizione si fonde con l’innovazione. Qui lo stile della ceramica tradizionale convive con forme, decori e colori nuovi. Completamente diverso è lo stile della bottega delle ragazze de “La Gioiosa”, decisamente moderno e promotore di una nuova fase evolutiva nella storia della ceramica di Burgio.
Altra tappa de Il sabato del villaggio è la visita al Castello normanno, eccezionalmente visitabile in questa occasione fino alle terrazze. La passeggiata continuerà verso la chiesa barocca di san Giuseppe definita da molti “la Cappella Sistina dei Monti Sicani” per la gran quantità di affreschi degni di nota. Il tour guidato si concluderà infine al Museo della ceramica di Burgio, dove è possibile fare un viaggio nella storia dell’artigianato locale dalla fine del 1500 fino al secolo scorso. Presso la terrazza/belvedere del museo si terrà una degustazione di prodotti tipici.
Il sabato del villaggio a Burgio è organizzato dall’associazione Cavalieri della valle del Sosio e dai soci ROMS – Rete Operatori Monti Sicani, Maria Concetta Bellavia e Andrea di Giovanni, grazie anche alla disponibilità del Comune di Burgio e dello sponsor “Tenuta le Querce”. La visita non prevede un numero limitato di partecipanti e per migliorare la gestione del tour è consigliato segnalare la propria presenza inviando una mail mariaconcettabellavia@gmail.com o chiamando il numero 324 7727478.
Ricordate, sabato 7 settembre, partenza alle 15 dalla chiesa dei Cappuccini di Burgio.
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Programma completo di “Autunno sui Sicani”: QUI