“Secondo l’ultimo dato Eurostat decine di migliaia di famiglie vivono in assoluta povertà ed esclusione sociale ed indigenza. La Sicilia ha raggiunto un non invidiabile primato di essere tra le prime dieci regioni italiane più povere d’Europa. E le percentuali purtroppo sono in netto aumento. Servono e si impongono provvedimenti legislativi e economici per ridurre lo stato di indigenza economica e di esclusione sociale per migliaia di famiglie siciliane“. A dichiararlo è Salvino Caputo, vicesegretario regionale dell’Udc che ha sollecitato il Governo regionale ad adottare con priorità politiche sociali per ridurre l’impressionante livello di povertà che si registra in particolare nella città di Palermo.
“Basta guardare i livelli di assistenza forniti dalla Caritas – ha precisato Salvino Caputo – per rendersi conto dei livelli di povertà ed indigenza che si registrano nelle strade e nei quartieri cittadini . Da tempo non si assisteva alle scene drammatiche di donne che rovistano nei cassettoni dei rifiuti e di giovani ed anziani che dormono per strada specialmente nel centro storico, nell’assoluto disinteresse generale. Il recente avviso – ha continuato l’esponente dell’Udc siciliano – pubblicato dalla Regione in pochi minuti ha registrato così tante richieste che in poche ore l’intera somma prevista si è esaurita. Per non tacere sulla crisi abitativa e di intere famiglie che dormono in macchina o ospiti di amici o in strutture messe a disposizione da enti benefici ed associazioni di volontariato e che si alimentano grazie alle risorse del Banco Alimentare“.
“Il coordinamento regionale dell’Udc – ha sottolineato Salvino Caputo – sta lavorando ad una serie di proposte da sottoporre al Sindaco di Palermo e all’Assessore Regionale Nuccia Albano per sollecitare interventi di larga scala per contrastare l’inarrestabile fenomeno di indigenza e di emarginazione sociale e a sostegni in particolare per minori e per l’infanzia in generale ; bisogni che determinano esclusione sociale e dispersione scolastica o addirittura fenomeni di sfruttamento di minori nei luoghi di lavoro. Serve una politica meno litigiosa e più attenta ai reali bisogni dei palermitani e dei siciliani“.