Aprono nuovi negozi, arrivano le griffe dell’alta moda in Corso Umberto, come nel caso dell’avvento recente di Dior, ma Taormina rimane intanto alle prese con il problema della concorrenza “sleale” alle attività commerciali locali che arriva dall’ambulantato selvaggio. La presenza di ambulanti non autorizzati è un fenomeno che sin qui non trova una soluzione risolutiva e che si sta, puntuamente, riproponendo anche in questa stagione turistica.
La questione era passata, quasi, in secondo piano nell’ultimo biennio di pandemia, che a Taormina ha visto svanire una percentuale pesante di circa il 70% delle presenze turistiche, ma proprio nell’estate in cui tutti guardano con speranza e convinzione alla prospettiva del rilancio dell’economia, tra i vari problemi da affrontare c’è sempre quello dell’ambulantato. Da ormai un ventennio è una costante che si ripete nei mesi estivi e il fenomeno appare ancora più difficile da contrastare adesso che Taormina si è ridotta ad avere soltanto quattro agenti di Polizia municipale in organico. Di conseguenza non c’è la possibilità materiale di poter impiegare una pattuglia di vigili urbani per dei controlli ad hoc mirati a contrastare la presenza degli ambulanti non autorizzati. E così le lenzuola bianche si palesano con i relativi venditori di cittadinanza extracomunitaria sia in Corso Umberto che nella Via Teatro Greco.
C’è chi si posiziona vicino alla centralissima piazza IX Aprile, chi magari davanti all’ingresso della storica sede della Camera degli ex-Combattenti e Reduci o in altri punti come in prossimità della Casa del Cinema. I venditori sono presenti poi abitualmente lungo la Via Teatro Greco. Negli anni si sono verificati ripetuti sequestri di merce agli ambulanti, che talvolta però appaiono già pochi minuti dopo di nuovo nella stessa zona e già riforniti di altri oggetti.
Vengono esposti e venduti oggetti come borse, cinture, occhiali e quant’altro ancora. E la cosa a infuriare gli operatori economici locali, che lamentano di pagare le tasse per poi trovarsi a fare i conti con questa situazione di concorrenza sleale. La speranza per arginare il fenomeno dell’ambulantato selvaggio, sembra concentrarsi unicamente sulla possibilità che vengano messi in atto dei controlli interforze.