“Sono vicina agli ex lavoratori dell’amianto di Priolo che una ingiusta sentenza ha discriminato, penalizzato e condannato a un drammatico destino che prevede la restituzione di quote di pensione percepite che la legge aveva loro riconosciuto, e per il futuro a un drastico taglio di ciò che per legge spetterebbe loro“.
Lo dichiara la deputata di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo. Nell’ottobre 2018 dieci lavoratori delle Industrie meccaniche siciliane avevano ottenuto il diritto alla pensione dal tribunale di Siracusa.
L’Inps aveva fatto ricorso e la corte d’appello di Catania, lo scorso 3 luglio, ha ribaltato la sentenza. Il giudizio ha bloccato le richieste avanzate, nel frattempo, da altri lavoratori che da mesi protestano davanti al Comune di Priolo, ricevendo la solidarietà del sindaco Pippo Gianni.
Domani una delegazione di ex dipendenti delle Industrie meccaniche terrà una manifestazione a Roma, al Campidoglio. Alla protesta prenderà parte anche il sindaco.
LE PAROLE DI STEFANIA PRESTIGIACOMO
“La vicenda che riguarda i lavoratori dell’amianto – prosegue la deputata – rappresenta una beffa inaccettabile davanti alla quale non si può restare indifferenti. I lavoratori esposti all’amianto hanno subito un doppio danno“.
Secondo la deputata i lavoratori avrebbero infatti lavorato “in condizioni dannose per la loro salute, che in molti casi hanno prodotto l’insorgere di gravi malattie“. Infine, si sono anche visti negare il riconoscimento dei loro diritti.
“C’è una legge del 1992 – ha aggiunto – che riconosce uno specifico beneficio pensionistico. Nel 2015 sono state varate altre norme specifiche per i lavoratori del settore metalmeccanico esposti all’amianto“.
“La norma è chiara, ma i governi che si sono succeduti dal 2015, come spesso accade, si sono dimenticati di varare le disposizioni attuative che consentirebbero l’applicazione della legge“.
L’accusa dell’esponente azzurra si rivolge anche all’Inps, che “spende risorse per ricorrere in appello contro una sentenza già vinta dai lavoratori in primo grado“.
Confido in un intervento risolutivo della ministra Nunzia Catalfo – ha concluso la deputata Prestigiacomo – che so sensibile a questo problema. Serve una soluzione definitiva che restituisca dignità e fiducia ai cittadini coinvolti in particolar modo in un momento così drammatico per l’intero paese“.
“Ringrazio l’onorevole Pippo Gianni, oggi sindaco di Priolo, e l’avvocato Ezio Bonanni per il loro storico impegno a favore del riconoscimento dei diritti di questi lavoratori“.