Il centrodestra in Sicilia sembra appeso a un vertice dei leader. Almeno secondo le parole di Ignazio La Russa, che all’Adnkronos spiega: ‘‘Nessun ultimatum da parte nostra, ma insistiamo perché l’incontro a cui si sono dichiarati disponibili, non solo Fdi, ma anche Berlusconi e la Lega avvenga oggi a qualunque ora o al massimo domani”.
L’inviato di Giorgia Meloni nell’Isola e vicepresidente del Senato argomenta: ”Semplicemente abbiamo la necessità di tenere unito il centrodestra ma per fare questo auspico che i leader della coalizione si vedano al più presto, possibilmente entro domani, perché poi inizia venerdì la nostra Conferenza programmatica a Milano, ma soprattutto non si può più lasciare nell’incertezza la realtà di Fratelli d’Italia a Palermo, atteso che contro ogni nostra richiesta è stata già annunciato il ticket Lega-Fi su Cascio”. Niente diktat o ultimatum, insistono dalle parti di via della Scrofa, ma serve chiarezza tra gli alleati, perché il tempo stringe e per la campagna elettorale di Palermo e Messina già si è in ritardo rispetto alla tabella di marcia. C’è chi pensa che la Lega, con la sponda di Fi, voglia prendere tempo e mettere tutto in sordina.
Ma La Russa smentisce questa voce: ”Non crediamo alle voci che tendono ad accreditare un’azione volutamente dilatoria’‘
. Fatto sta che, però, allo stato, non c’è nessun vertice in vista, da remoto o in presenza. Berlusconi è ad Arcore e questo fa pensare che, se ci sarà un summit di persona, Matteo Salvini e Meloni dovranno volare a Villa San Martino. Secondo gli ultimi boatos è più facile che i leader si possano vedere domani, ma nulla è certo al momento. Fdi, intanto, tiene il punto: non molla sulla ricandidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione e aspetta segnali di apertura su Palermo altrimenti, raccontano, sarebbe pronto a convergere sul ‘civico‘ Roberto Lagalla, sponsorizzato dall’Udc di Lorenzo Cesa, Noi con l’Italia di Saverio Romano e pezzi di centro con Totò Cuffaro più gli autonomisti di Raffaele Lombardo che si oppongono alla candidatura di Francesco Cascio, nome ufficializzato per palazzo delle Aquile da Lega e Fi.