I problemi degli enti locali siciliani. E’ questo il tema che è stato al centro del convegno organizzato dal coordinamento regionale dell’Anci all’hotel San Paolo di Palermo. Un evento che, fra gli altri, ha visto protagonista il presidente nazionale dell’ente Gaetano Manfredi.
I problemi economici dei comuni
Ai microfoni dei giornalisti, il sindaco di Napoli si focalizza sul tema centrale della giornata, ovvero le difficoltà economiche e la carenza di liquidità dei comuni siciliani. “La situazione della finanza locale in Sicilia è molto complessa. Ci sono 200 comuni a rischio dissesto o in pre-dissesto. Rappresenta una grande emergenza che si tramuta nella difficoltà a erogare servizi ai cittadini. Criticità che si ripercuotono sulle scuole, sul welfare o sui trasporti. Bisogna avviare un percorso in modo che ci sia un riequilibrio finanziario dei comuni lavorando sui temi significativi a livello nazionale, ma che in Sicilia causano un’emergenza particolare. C’è il tema della riscossione, così come il problema dei trasferimenti e del personale“.
Personale e opere pubbliche
E a proposito di forza lavoro nei comuni, alcune città siciliane soffrono un’atavica mancanza di dirigenti o di tecnici. Fatto che si ripercuote inevitabilmente nelle procedure relative alla realizzazione di opere pubbliche importanti. Una casistica in cui rientra anche il comune di Palermo, il quale ha mancato la scadenza del 31 dicembre 2024 per sottoscrivere l’obbligazione giuridicamente validante relativa alle linee D, E, F e G del tram. “Il tema del personale ha tante sfaccettature – spiega Manfredi –. C’è una sofferenza complessiva, nel comparto nazionale, nel trovare professionalità adeguate alla grande complessità dei progetti che i comuni devono gestire. Se il Comune si ritrova in difficoltà economica, la sua capacità di reclutamento si riduce ancora di piú. Questo è il motivo per il quale bisogna lavorare su questo progetto. Questo garantisce capacità di attrazione di fondi e il completamento dei progetti“.
Il fondo crediti di dubbia esigibilità
Dal palco dell’hotel San Paolo sono giunti tante criticità. A cominciare da quelle presentate dal sindaco Roberto Lagalla e relative al fondo crediti di dubbia esigibilità. Una voce prudenziale dei bilanci dei comuni con la quale le Amministrazioni mettono da parte risorse necessarie a sanare i mancati introiti di tributi, multe ed altre voci di entrata. “E’ un tema nazionale – dichiara il presidente di Anci Nazionale -. Abbiamo un tavolo aperto al MEF. Ci auguriamo che nella prossima Finanziaria si possano introdurre norme che diano flessibilità sul fondo crediti di dubbia esigibilità. Un aspetto che pesa per 6 miliardi di euro a livello nazionale. Una cifra che dipende molto dal Mezzogiorno, moltissimo dalla Sicilia. A pesare è soprattutto la capacità di riscossione“.