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Oggi 13 giugno, è Giornata Internazionale dell’Albinismo, proclamata dall’ONU nel 2014.
Questa giornata è nata per difendere i diritti delle persone che convivono con questa anomalia congenita, che interferisce con la sintesi della melanina, il pigmento che conferisce alla pelle, ai capelli e anche all’iride degli occhi il loro colore naturale.
Ma non solo le persone a poter avere questa anomalia congenita. Anche gli animali, infatti, possono averla e, oggi, abbiamo voluto mostrarvi alcuni di questi esemplari che sembrano usciti da un libro di fiabe.
GLI ANIMALI ALBINI
Gli animali albini, così come le rare specie completamente bianche e le creature leucistiche, sono uguali a qualsiasi altro animale, ma con una colorazione che li rende (a volte letteralmente) uno su un milione.
L’albinismo è un termine generico che copre una varietà di disturbi genetici della pigmentazione. La maggior parte delle creature nate con l’albinismo nasce con pelle e pelo bianchi o rosa, e alcuni (non tutti) hanno anche occhi rossastri o viola.
L’albinismo negli animali è associato a problemi di vista e una maggiore suscettibilità ai tumori della pelle. Per il resto degli animali e persone, sono solo più carini ma non diversi dai loro coetanei.
Il leucismo, invece, è una condizione simile che può influenzare una gamma più ampia di pigmenti rispetto all’albinismo.
I PERICOLI A CUI SOTTOSTANNO
Sebbene la pelliccia bianca possa sembrare super cool, in realtà fa spiccare l’animale dai loro habitat. Questo, li rende più in pericolo perché sono più visibili agli occhi dei predatori e bracconieri.
Alcuni di questi rari esemplari sono protetti da un dispositivo di localizzazione che traccia gli spostamenti dell’animali, come l’ultimo esemplare al mondo di giraffa bianca.
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