Dopo il terremoto che ha coinvolto Fabrizio Ferrandelli, coinvolto prima per nelle indagini per voto di scambio nelle elezioni del 2012 e poi per la “scelta” di aprire il suo progetto al centrodestra, da Micciché a Saverio Romano, Antonella Monastra ha deciso di lasciare il progetto “I Coraggiosi” e non sostenere più la candidatura di Ferrandelli “Il mio percorso politico con Fabrizio Ferrandelli si chiude qui. Devo a me stessa, alla mia famiglia e alle persone che mi hanno sostenuto, alla città che amo e anche ai nemici-amici di battaglie politiche leali e appassionanti, una dichiarazione di libertà: la mia. Non libertà da legami, ma da patti a cui non sono mai scesa e a cui mai scenderò”.
“In tanti anni di impegno civile e politico – continua la Monastra – ho ‘abitato’ e attraversato percorsi e gruppi, condividendo idee e valori, non sottraendomi mai al confronto e alla critica, anche feroce. Stare in un gruppo – aggiunge – e perseguire il bene comune sottende il dialogo e anche la rinuncia a posizioni non condivise, quando non addirittura autoreferenziali. Tuttavia, appartenere ad un gruppo non può comportare l’abdicare alla libertà di pensiero, di parola, di espressione, di etica e coerenza. Questo sarebbe il prezzo, se decidessi di restare in un gruppo in cui non mi riconosco più, di cui non riesco neanche a individuare valori e obiettivi comuni. Sono una donna di sinistra – conclude – e con forza rivendico le mie due appartenenze, quella di genere e quella politica. Rifiuto la politica machista e retrograda, fatta di accordi a porte chiuse e di daltonismo etico, fonte di equivoci e apparentamenti politici incoerenti. La passione e la politica hanno colore: le mie sono rosse. Mi sembra l’unica decisione sostenibile in uno scenario politico denso di contraddizioni e dinamiche illogiche e autodistruttive, l’unica possibile se la realtà si frammenta in personalismi e opportunismi che di nuovo hanno solo il nome”.