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“Vidi l’Agnello aprire il primo dei sette sigilli. (…) Guardai e vidi un cavallo bianco. Il suo cavaliere teneva in mano un arco” (Apocalisse, 6, 1-8).
È la Morte, cruda e grottesca che, con una forza inarrestabile, sul suo scheletrito cavallo, sovrasta una palazzina dei primi del ‘900… è l’”Apocalisse a Palermo”.
Si tratta dell’installazione presentata dal Laboratorio Saccardi sul terrazzo dello studio in via Pacini 29, a Palermo, per CovidArt2020, la “prima mostra di urban art ai tempi dell’emergenza globale da covid19”.
CovidArt2020 è un progetto che vuole far riflettere e accendere il dibattito, in un momento di emergenza globale, dove gli spazi espositivi, strade e luoghi per l’arte sono inaccessibili, sulla crisi economica che, per il mondo della cultura, è già in atto da tempo in modo preoccupante, considerando anche che l’Artista è una professione abbondantemente bistrattata e messa in ginocchio, ancor più in Italia.
Apocalisse a Palermo, un olio su tela di 200 x 150 cm realizzato da Marco Leone Barone e da Vincenzo Profeta, è una chiara citazione pittorica del “Trionfo della morte”, che rispecchia l’impegnato percorso di rinnovamento dell’arte popolare del collettivo di Palermo, dando una sferzante e irriverente critica nei confronti della società di oggi, una perfetta interpretazione del momento storico, culturale in cui ci troviamo, con chiaro riferimento alla città.
CovidArt2020
E’ una artist call, organizzata da Comunicarearte – Atelier Spazio XPO di Milano, rivolta ad artisti in ambito urban art e street art, new pop, nuova figurazione italiana e internazionale che si trovano adesso in quarantena.
Il progetto, a cura di Christian Gangitano, invita gli agli artisti a realizzare un’opera ad hoc a tema: coronavirus, quarantena e pandemia, e di esporla ben visibile da strada o dagli altri condomini vicini all’esterno delle proprie abitazioni, studi o muri della città in prossimità nei quali ci si possa muovere #autocertificati.
“La tecnologia – spiega l’associazione – ci aiuta a realizzare il progetto, a condividere una risposta creativa, artistica e culturale” grazie all art gallery sulla pagina Facebook e all’utilizzo degli hasthtag: #covidart2020 #artedacasa.
Infatti la call, aperta sino al 30 aprile, a cui hanno già aderito moltissimi artisti, chiede inoltre di produrre una documentazione fotografica delle opere esposte e la geolocalizzazione con tag o indirizzo.