SIRACUSA – La Galleria di Montevergini, una volta Chiesa, ospiterà fino al 31 dicembre 2019 la mostra “Archimede a Siracusa“, proprio nella città in cui il grande scienziato ha vissuto e concepito le straordinarie invenzioni che lo hanno reso celebre già nell’antichità e dove ha trovato la morte per mano di un soldato romano.
A dispetto dei 23 secoli di storia trascorsi rimane intatto il suo inesauribile desiderio di conoscenza che lo ha portato a realizzare dispositivi meccanici destinati a entrare nell’immaginario collettivo di tutte le generazioni: al punto che ancora oggi il suo nome è sinonimo di invenzione e innovazione nel campo della produzione industriale e del design.
Ammirato dagli uomini di cultura di ogni epoca ad Archimede vengono attribuiti, sin dall’antichità e per tutto il Medioevo latino e arabo, gli appellativi di inventore, astronomo, matematico ed esperto costruttore di dispositivi meccanici.
La mostra inizia in un ampio ambiente attrezzato con 16 video proiettori per una visione multimediale a 360 gradi che conduce il visitatore in un viaggio nel tempo.
Una ricostruzione spettacolare e filologicamente accurata di alcuni degli edifici simbolo, dal Castello Eurialo al Teatro Greco e al tempio di Atena, che fecero di Siracusa uno dei più importanti centri del Mediterraneo anche dal punto di vista artistico e culturale.
Una serie di animazioni, progettate da Unità C1 e realizzate con gli allievi dell’INDA, rende viva la presenza degli antichi siracusani e, tra loro, del grande scienziato. Emerge in tal modo l’importanza della città e quindi del contesto, troppo spesso trascurato, in cui si è formata la personalità di Archimede.
Basata sulle fonti storiche e archeologiche, una suggestiva narrazione disponibile in 4 lingue e affidata in italiano alla voce di Massimo Popolizio, consente di seguire gli eventi che portarono, sul finire della seconda guerra punica, allo scontro con Roma.
Le straordinarie macchine ideate da Archimede, utili in tempo di pace come in guerra, diventano protagoniste di questo racconto, che si conclude con la tragica vicenda dell’uccisione del grande siracusano.
La proiezione immersiva è solo l’inizio di un articolato percorso di approfondimento, nel quale i visitatori possono interagire con oltre venti modelli funzionanti di macchine che la tradizione attribuisce a Archimede: dalla vite idraulica alla vite senza fine, dagli specchi ustori ai dispositivi per sollevare ingenti carichi.
Il fascino che l’immagine del siracusano ha sempre esercitato non è dovuto solo alle macchine che la tradizione gli attribuisce, ma anche agli importantissimi risultati raggiunti nelle sue ricerche e dei quali restano tracce nei suoi scritti, particolarmente complessi.
Ciascun exhibit è accompagnato da video di didattici, di approfondimento e interattivi.
Ideata dal Museo Galileo e curata da Giovanni Di Pasquale con la consulenza scientifica di Giuseppe Voza e Cettina Pipitone Voza, la mostra è promossa dal Comune di Siracusa, prodotta da Civita Mostre con Opera Laboratori Fiorentini e la collaborazione di UnitàC1 e dell’Istituto Nazionale Dramma Antico di Siracusa.
Orari e ulteriori informazioni sul sito www.mostraarchimede.it