“Oggi questa Aula ha compiuto un atto di grande maturità e responsabilità politica, ma anche un atto di avanguardia nelle politiche sociali e nella lotta alla devianza minorile”. Con queste parole, l’onorevole Giuseppe Lombardo, deputato regionale di Grande Sicilia e componente della VI commissione, ha commentato con soddisfazione l’approvazione all’unanimità del disegno di legge “Liberi di Scegliere”, ispirato dall’esperienza del Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, dott. Roberto Di Bella.
“È stato un lavoro lungo, complicato, articolato, ma appassionato – ha sottolineato Lombardo durante il suo intervento in Aula – un percorso condiviso all’interno della VI Commissione, che ha portato a un testo arricchito e rafforzato nella sua efficacia”.
Il Ddl, ora legge, eleva a sistema normativo le buone prassi sviluppate in particolare nella città di Catania, consolidando un modello di intervento coordinato per la protezione dei minori a rischio. Il provvedimento prevede una rete istituzionale integrata, che coinvolge Prefetture, autorità giudiziaria minorile e ordinaria, forze dell’ordine, servizi sociali dei comuni e delle ASP e istituzioni scolastiche.
“Un modello che punta ad allontanare i minori dai contesti familiari criminali – ha aggiunto Lombardo – e che, in alcuni casi, può cambiare radicalmente il destino dei nostri ragazzi”.
Nel suo intervento, l’onorevole Lombardo ha inoltre ricordato l’esperienza maturata da assessore ai servizi sociali del Comune di Catania, dove, insieme al dottor Di Bella, fu siglato un protocollo che prevedeva la revoca dei sussidi pubblici alle famiglie responsabili di gravi episodi di abbandono e dispersione scolastica: “Una misura concreta, che ha dimostrato di essere un importante deterrente e che oggi trova una sua legittimazione normativa”.
Tra i temi affrontati, anche quello del ricovero dei minori in comunità fuori regione, un fenomeno in crescita che pesa gravemente sulle finanze comunali: “Grazie all’art. 6, comma 13, della legge di stabilità 2025, abbiamo stanziato un milione e mezzo di euro per affrontare questa emergenza. Ma serve continuità: il sostegno finanziario ai Comuni deve diventare strutturale, non limitarsi a un solo esercizio”.
“Oggi – conclude Giuseppe Lombardo – la Sicilia si dota di uno strumento moderno, coraggioso e concreto. Una legge che guarda ai nostri figli e al loro diritto di crescere liberi, al di fuori dei condizionamenti mafiosi. È un investimento sul futuro della nostra terra”.