L’Ars ha approvato la manovrina da 200 milioni di euro. Nel dettaglio si tratta di 9 milioni per la manutenzione straordinaria del depuratore Ias, 20 milioni per il ripiano dell’Ast, 18 milioni di investimento nell’Ast per il triennio 2024/25/26, 50 milioni per supportare le imprese siciliane, 50 milioni per coprire gli extra-costi di conferimento rifiuti per i comuni, 10 milioni per i foraggi nell’agricoltura, 15 milioni per affrontare la crisi idrica nell’agricoltura, 5 milioni per Sicilia acque, 1 milione per Astaereo servizi.
“Con la manovra appena approvata all’Ars rispettiamo gli impegni presi con i siciliani su più fronti. Un pacchetto di interventi limitati ma strutturali che vanno dalle misure rivolte alle piccole e medie imprese per ridurre i tassi d’interesse, più alti rispetto a quelli di altre regioni, ai contributi ai Comuni per i maggiori oneri sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero, come da impegno che avevamo assunto con l’Anci“, ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
“E ancora, dalla ricapitalizzazione di Ast al rafforzamento degli interventi per l’emergenza idrica e agricola. Continuiamo il nostro quotidiano impegno accanto ai siciliani e ai loro problemi, con costanza e determinazione. Un grazie al Parlamento, e primo tra tutti al suo presidente Gaetano Galvagno, alla maggioranza e all’opposizione che hanno dato il loro contributo a risolvere problematiche strategiche della nostra regione”, ha concluso il presidente.
Arriva il commento dei deputati regionali del Mpa, Giuseppe Castiglione, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Carta, insieme all’assessore Roberto Di Mauro, “abbiamo svolto un grande lavoro, affrontando questioni importanti e decisive per la Sicilia, per i lavoratori, per l’agricoltura, per le imprese, per i trasporti e per la gestione dell’emergenza rifiuti. Tutti temi a cui il Mpa tiene in modo particolare“.
“Una manovra insufficiente” la definisce così il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro, “in quanto non risponde minimamente alle esigenze della Sicilia, una maggioranza impegnata a discutere di rimpasto ed un presidente della Regione che preferisce una conferenza stampa al confronto con il Parlamento: se fosse un esame, questo governo non prenderebbe nemmeno il 18 politico“.
“Un governo che continua ad improvvisare“, lo definisce, invece, il deputato e referente M5S per la Sicilia Nuccio Di Paola, “norme buttate qua e là senza una visione d’insieme e che, soprattutto, non danno le risposte che le categorie si aspettano“.