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L'esito

La commissione Bilancio approva la manovra, presto la discussione all’Ars

giovedì 14 Dicembre 2023

A Sala d’Ercole passa la seconda manovra dell’era Schifani in commissione Bilancio. Il centrodestra si compatta e raggiunge l’obiettivo minimo garantito, adesso è tempo di voto d’aula ma se ne parlerà nei prossimi giorni.

Il primo testo portato avanti a lungo dalla coalizione che supporta il Presidente della Regione Renato Schifani ha messo in evidenza limiti, ma anche molta tenacia e una discreta abilità nella batteria degli ufficiali di collegamento.

E’ stata una settimana di lavoro intenso, andato avanti fino alle prime ore dell’alba, soddisfatta la maggioranza che “dopo tanti anni vediamo l’approvazione entro fine anno, permettendo l’approvazione in tempi record”. Dalla prossima settimana il parlamento regionale sarà impegnato nella discussione del ddl di stabilità per l’approvazione definitiva e raggiungere il traguardo entro la fine dell’anno significa evitare l’esercizio provvisorio a beneficio di tante aziende, lavoratori e famiglie siciliane.

Hanno votato contro M5s, Pd e ScN. Sono stati ritirati tutti gli emendamenti, anche quelli aggiuntivi, erano circa 5 mila: soltanto per le tabelle c’erano 750 emendamenti. Come aveva anticipato il governo regionale, il testo esce dalla commissione con una trentina di articoli, dieci in meno rispetto al documento base, per via di uno stralcio. Probabile che le norme stralciate verranno inserite in un collegato che potrebbe arrivare in aula a gennaio. La manovra finanziaria sarà incardinata domani, per fissare a lunedì entro le 18 il termine per gli emendamenti; in questo modo, la discussione in aula dovrebbe partire mercoledì prossimo. Il 21 dicembre si procederà con le dichiarazioni di voto per cercare di chiudere entro il 30 dicembre.

Tra gli emendamenti che hanno avuto il disco verde in II commissione c’è quello presentato dal deputato della Dc Ignazio Abbate sui contributi per il trasporto universitario in Sicilia. Il governo regionale ha, infatti, destinato per l’esercizio finanziario 2024 la somma di 2,5 milioni di euro ai comuni che distano oltre 50 chilometri dalle sedi centrali degli atenei di Palermo, Catania, Messina ed Enna per il rimborso delle spese di trasporto sostenute dagli studenti universitari residenti in questi comuni.

L’assessorato regionale alle Autonomie locali, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, trasferirà le risorse alle amministrazioni locali in quota proporzionale al numero di abitanti. I Comuni, a loro volta, provvederanno all’erogazione del contributo dopo aver disposto un apposito bando. Il provvedimento riguarderà migliaia di giovani che usano i mezzi pubblici per raggiungere le sedi universitarie di competenza.

A partire dall’inizio del 2024 bisognerà conservare i biglietti dei treni o degli autobus che verranno poi presentati al proprio comune di residenza che procederà al rimborso. “Qualche anno fa nel corso del mio secondo mandato da sindacocommenta il Presidente della commissione Affari istituzionali Ignazio Abbate – abbiamo sperimentato questo provvedimento con ottimi riscontri per cui ho deciso di presentare un emendamento che andasse in questa direzione, replicando su scala regionale ciò che era stato fatto nel territorio comunale di Modica.  Rimborsare le spese di spostamento vuole essere un incentivo a chi sceglie di non emigrare e rimanere nella propria terra oltre che un piccolo aiuto economico nei confronti delle famiglie che sono già oberate dalle spese legate alle tasse universitarie, ai libri di testo e a tutto quello che è connesso all’istruzione universitaria”.

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