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Ars, attesa per il voto sulla digitalizzazione della Gurs. Nel ddl assunzioni per le vittime di femminicidio, misure per Durc e prestito d’onore

mercoledì 11 Giugno 2025

Le attività parlamentari di Palazzo dei Normanni si fanno sempre più intense e si corre per chiudere il tutto in vista della pausa estiva. Già oggi Sala d’Ercole sarà chiamata a votare il disegno di legge sulla virtualizzazione della Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, approvato ieri in Commissione Affari istituzionali dell’Ars, presieduta dal democristiano Ignazio Abbate, quale relatore del testo composto da 18 articoli.

Ieri pomeriggio è stato incardinato in aula, dando tempo per gli emendamenti oggi alle ore 12.

La legge stanzia 210 mila euro, somme per la digitalizzazione degli uffici attraverso l’acquisto di apposite attrezzature.

Nel corso degli anni, la funzione di conoscibilità e pubblicità legale si è trasferita dal mezzo cartaceo alle reti web e sempre maggiore importanza è stata data all’utilizzo di piattaforme digitali per le interazioni fra i cittadini e le istituzioni. A seguito di quanto disposto dal Codice dell’amministrazione digitale, a partire dal 2007, quasi tutte le regioni hanno optato per la pubblicazione dei propri bollettini esclusivamente in formato digitale conferendo agli stessi assoluto valore probatorio e riservando ai soli fini di consultazione le eventuali copie stampate in formato cartaceo.

L’iter è stato veloce e senza troppi intoppi. Dopo una rapida fase istruttoria e l’approvazione dell’articolato da parte della I Commissione, è stato richiesto il parere alla Commissione

Bilancio, presieduta da Dario Daidone, per l’eventuale copertura finanziaria delle norme relative alla digitalizzazione della Gurs. La II Commissione ha reso il parere e la I Commissione ha immediatamente esitato il disegno di legge per l’Assemblea approvando anche emendamenti aggiuntivi finalizzati soprattutto a superare talune criticità presenti in leggi regionali recentemente approvate.

Diverse sono le norme contenute in questo ddl, tra le più importanti l’articolo 11 che introduce modifiche alla legge regionale 2024, in materia di tutela delle donne vittime di violenza. Un emendamento alla norma sull’assunzione alla Regione di donne vittime di femminicidio, con deformazione o sfregio permanente del viso, prevede che siano assunte solo italiane e residenti in Sicilia. Prevista anche l’assunzione di un solo figlio della vittima qualora sia stata uccisa. Nell’emendamento si amplia la platea con l’introduzione della retroattività della norma – approvata il 31 gennaio 2024 – e si chiarisce chi ne potrà beneficiare: “Le disposizioni trovano applicazione per fatti avvenuti entro i confini del territorio della Regione siciliana anche prima della data di entrata in vigore della presente legge in danno di cittadini italiani residenti in Sicilia al momento dell’evento criminoso ed esclusivamente per le assunzioni presso la Regione siciliana nei limiti delle risorse assunzionali disponibili”.

Altrettanto importante è l’articolo 10 che prevede la correzione di alcuni articoli approvati nelle scorse Finanziarie regionali e non applicati, poi l’articolo 13 darà la possibilità di derogare la validità del Durc per le aziende agricole dal 30 giugno 2025 al 31 dicembre 2025. Una norma giustificata dalla proroga da parte dei governo regionale e nazionale sullo stato di crisi in agricoltura nell’Isola. Così come è stata prorogata al 31 dicembre anche la rendicontazione di opere non ancora completate da parte dei Comuni siciliani per interventi finanziati dalla manovra del 2024.

L’articolo 15 riguarda il trasferimento delle risorse dagli istituti bancari all’Irfis per finanziare il prestito d’onore per gli studenti universitari previsto nell’ultima legge di stabilità regionale. L’articolo 17 contiene un importante provvedimento economico, cioè un contributo straordinario ai Comuni e ai Liberi Consorzi in dissesto che si avvalgono di dipendenti con contratto part-time, una platea che supera il 55% della forza lavoro presente. Il contributo straordinario, pari alle economie disponibili all’interno dell’assessorato agli Enti locali, potrà essere utilizzato per una integrazione oraria fino a un massimo di 35 ore settimanali, a partire dal primo di luglio fino al 31 dicembre 2025.

Sono soltanto alcuni dei più importanti interventi di cui si discuterà oggi in aula.

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