Aut aut da parte del Movimento 5 Stelle ai dissidenti del gruppo parlamentare in Ars. Lunedì pomeriggio ( 27 gennaio ndr) chiamata a raccolta di tutti deputati regionali grillini. Il tema dell’incontro: capire chi vuole ancora far parte del gruppo parlamentare, e di conseguenza seguire una linea politica comune, e chi invece ha altre intenzioni.
Come aveva già anticipato ilSicilia.it da tempo, il gruppo era spaccato in due. Nelle ultime settimane, poi, le voci di abbandoni si sono fatte più insistenti, fino ai giorni scorsi quando il deputato Sergio Tancredi è praticamente uscito allo scoperto, mettendosi a capo della fronda degli scontenti pronti alla scissione. Il teatro dello scontro è stato l’Aula dell’Ars dove in settimana un pugno di deputati grillini (Tancredi, Pagana, Foti, Mangiacavallo, Palmeri) ha disobbedito alle indicazioni del movimento sul voto per l’esercizio provvisorio varato dalla giunta Musumeci.
L’altro nome forte è quello della vicepresidente dell’Ars, Angela Foti, pentastellata storica, eletta a dicembre in quella carica con i voti del centrodestra e contro il gruppo M5s che aveva indicato il deputato di Caltagirone Cappello.
Foti e Tancredi sembrerebbero quelli più convinti a virare su altri scenari politici all’interno di Palazzo dei Normanni. Se ci fossero più abbandoni, allora potrebbe nascere un nuovo gruppo parlamentare, in caso contrario, i transfughi opterebbero per il gruppo Misto, anche se c’è chi dice che potrebbero addirittura virare verso Diventerà Bellissima.
Ma occorre capire cosa faranno gli altri pentastellati critici che fanno parte del gruppo parlamentare. E come nel gioco della battaglia navale, una nota a firma del capogruppo dell’Udc, Maria Elena Lo Curto, sembrerebbe aver centrato il bersaglio, sfoderando i nomi di chi, all’interno del Movimento di Beppe Grillo, in questi giorni sta riflettendo sul proprio destino politico: “La scelta di diversi deputati regionali Cinquestelle di avere un’atteggiamento responsabile nel voto all’esercizio provvisorio dimostra che davanti alle scelte necessarie per la Sicilia ci si può ritrovare senza divisioni manichee. Senza dubbio, la posizione espressa dai deputati Tancredi, Pagana, Foti, Mangiacavallo, Palmeri merita rispetto e considerazione. La Sicilia ha bisogno di meno divisioni e di più civismo per superare i ritardi e sedersi ai tavoli nazionali con voce univoca per ottenere ciò che le spetta in ossequio alle prerogative statutarie. Anche noi dell’Udc, quali componenti della maggioranza che sostiene il presidente Musumeci, abbiamo mostrato sensibilità anche nella indicazione della Cinquestelle Angela Foti alla vice presidenza dell’Ars, volendo eleggere per la prima volta una donna per la tale carica istituzionale. La collaborazione tra forze politiche, seppure distanti, può determinare solo benefici per la Sicilia, che mai come oggi ha bisogno di scelte coraggiose per far ripartire lo sviluppo”.
Decisione quella presa da parte dei dissidenti che pare una fotografia di ciò che è la condizione reale del Movimento 5 stelle in Ars. Una spaccatura del gruppo che necessità una soluzione. Proprio per questo lunedì i grillini disputeranno l’ultimo round dell’acceso confronto interno, dal quale il Movimento 5 stelle potrebbe uscirne con le ossa rotte.
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