Continua il gioco delle parti tra Sicilia e Roma. Mentre la Capitale impugna la Finanziaria, il governo Schifani elabora una bozza di mini finanziaria: il ddl stralcio di 7 articoli che approderà mercoledì in Commissione Bilancio per la discussione. E questa volta con l’aggravante che i due governi – politicamente parlando – dovrebbero essere dalla stessa parte, dall’altro lato c’è l’Ars che da febbraio ha fatto poco o niente e si è quasi fermata in termini di produzione legislativa. E si prepara, nel pieno della sua tradizione consolidata, a portare in Aula un “collegato”. Un ddl, sulla carta di pochi articoli, ma che, secondo quanto è sempre accaduto negli ultimi anni, lievita poi in maniera sostanziale fino a diventare una nuova legge “omnibus” con tutto dentro.
Nella bozza al momento definita ci sono autorizzazioni di spesa per parchi e riserve, ma anche risorse a favore di Resais per accedere ai benefici di un contenzioso fiscale con l’Agenzia delle Entrate, anticipazioni di soldi per il CAS– il Consorzio per le autostrade siciliane – che ammontano a più di 14 milioni di euro, per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici in relazione alle opere di investimento in corso, ed al fine di consentire la prosecuzione dei cantieri di lavoro. Poi alcuni piccoli adempimenti tecnici. Ma la sensazione è che il centrodestra sia pronto a ritrovarsi su altre norme di dettaglio e di territorio su cui convergere. Il problema lamentato dalle opposizioni è sempre uno: le somme a copertura degli articoli ci sono?
“Il ddl stralcio- una mini finanziaria per intenderci – che sta portando avanti il governo regionale. Con quello che sta accadendo in questo momento, e mi riferisco all’impugnativa della finanziaria, credo che ci sarà una discussione molto forte su questo possibile mini collegato che vogliono fare in vista delle amministrative– tuona Nuccio Di Paola, il coordinatore regionale del M5S e componente della Commissione Bilancio -. Sia apre il tema delle coperture e sembra che il governo Schifani prenda in giro l’Assemblea. 800 milioni di euro non mancano solo per palazzetti, campi di calcio, ma mancano anche per gli stipendi dei forestali. L’assessore Falcone viene in commissione bilancio a dire che gli stipendi dei forestali saranno finanziati dalla programmazione dei fondi FSC. Loro dicono che l’impalcature tiene. Ma di cosa stiamo parlando? Il 90% della finanziaria è stato realizzato con i fondi FSC, tutti impugnati. E’ stata impugnata anche quella misura che doveva servire a supporto dei comuni, perché finanziata con fondi extraregionali. La situazione è molto grave. So che ci sono decine di emendamenti che sono stati presentati dalla maggioranza e stanno facendo passare questa cosa come un mini collegato”.