Con 36 voti contrari e 24 a favore, l’Ars ha respinto la mozione di sfiducia al Presidente della Regione Nello Musumeci, presentata dal Movimento 5 Stelle e sostenuta aula dal Pd.
“Da adesso in poi il presidente della Regione dovrà smettere di praticare il suo sport preferito, quello dello scaricabarile: la mozione di sfiducia ha fatto emergere con chiarezza che Musumeci una maggioranza ce l’ha, e quindi non può più accusare il parlamento per il suo immobilismo“. Afferma Giuseppe Lupo capogruppo del Pd all’Ars.
Differente la posizione politica del capogruppo dell’Udc Eleonora Lo Curto. “Davanti ad una mozione di sfiducia che è solo una iperbolica apologia delle mistificazioni propalate dalle opposizioni, non si può tacere. Occorre dire chiaramente come la mozione sia inammissibile giuridicamente e insussistente per i contenuti palesemente non veritieri. Si contesta al presidente Musumeci persino la nomina di un assessore della sua stessa maggioranza. Con eccezionale strabismo, da parte dei Cinquestelle, si condanna l’ingresso della Lega nella Giunta regionale, definendo la nomina di Samonà moralmente inaccettabile, dimenticando invece che gli stessi grillini con la Lega e con Salvini hanno costruito e retto il governo nazionale fino allo scorso anno. Da poltronisti quali sono, i grillini cosi come i deputati del Pd non hanno titolo per condizionare le prerogative del Presidente della regione che ha avuto anche l’arduo compito di nominare il successore di un’impareggiabile figura quale è stata quella del compianto assessore Sebastiano Tusa”.
“Priva di contenuti politici e concepita dal M5S per rifarsi una verginità, la mozione di sfiducia contro il governatore Musumeci è stata pretestuosa e strumentale, una palese perdita di tempo con una solenne bocciatura di chi l’ha proposta“. Afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima, aggiungendo: “Già durante il dibattito successivo alla relazione di metà mandato l’azione del governo regionale era stata discussa approfonditamente in aula. Nonostante ciò, a distanza di pochi giorni il M5S ha voluto ugualmente presentare questa mozione, sottraendo tempo prezioso che poteva essere dedicato a provvedimenti realmente importanti per la Sicilia. Uno strumento democratico e quindi legittimo è stato svilito e trasformato in questo caso in un attacco politico privo di qualsiasi fondamento e del tutto contrario alla verità dei fatti. La coalizione di governo ha votato con compattezza a sostegno di Nello Musumeci, mentre le opposizioni si sono dimostrate sfilacciate. L’auspicio è che negli ultimi due anni e mezzo di legislatura la polemica strumentale lasci il posto a un confronto costruttivo che agevoli il completamento della stagione delle riforme già avviata da questo governo regionale“.