L’Ars ha approvato un emendamento, di cui primo firmatario è il capogruppo di FI a Sala d’Ercole Tommaso Calderone e a seguire alcuni deputati di centrodestra e dell’opposizione, che impedisce al governo regionale di procedere a nomine nelle Asp e nelle aziende controllate e partecipate nei 180 giorni antecedenti alle elezioni. Dunque, l’obbligo vale da adesso
I capigruppo di FdI e Db, Elvira Amata e Alessandro Aricò, avevano chiesto alla Presidenza il rinvio dell’emendamento in commissione di merito, ipotizzando anche profili di incostituzionalità, ma il testo è stato messo ai voti e alla fine è stato approvato, con il si di chi aveva manifestato disappunto rilevando tra l’altro la non attinenza dell’emendamento col disegno di legge in discussione.
“Nel metodo oggi scriviamo una pagina macchiata, nulla sarebbe cambiato se questo emendamento seguendo il percorso istituzionale corretto fosse andato nella commissione di merito – ha detto in aula l’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro – Questo emendamento e con queste firme resteranno nella storia di questa legislatura e di questo Parlamento: mi rimetto alla decisione della Presidenza, se si decide di votare voterò a favore“.
Dopo l’approvazione della norma e dell’intero ddl, il vice presidente vicario, Roberto Di Mauro (autonomisti), ha stigmatizzato l’atteggiamento di Cordaro. “Lei assessore si è rivolto a me in modo minaccioso, ma io sono sereno perché la conosco da anni e so che lei vuole sempre alzare i toni . Ma non si doveva permettere di rivolgersi al segretario generale dicendogli: ‘poi terremo conto del suo comportamento’, questo non è ammissibile”. Cordaro ha cercato di replicare dai banchi del governo, ma Di Mauro ha chiuso la seduta.