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Undici artisti in mostra a Palermo alla Rizzuto Gallery (via Maletto, 5) nella selezione curata da Luigi Presicce che ha scelto come tema “Forme uniche nella continuità dello spazio“.
Il titolo dell’esposizione si ispira a quello della celebre scultura (1913) di Umberto Boccioni, artista futurista che volle fortemente mutare il concetto tradizionale di scultura artistica a vantaggio di soggetti che rappresentassero il dinamismo nell’arte.
La galleria accoglie 27 opere di artisti nazionali e internazionali: Thomas Berra, Maurizio Bongiovanni, Giovanni Copelli, Gianluca Di Pasquale, Pesce Khete, Valerio Nicolai, Aryan Ozmaei, Vera Portatadino, Luigi Presicce, Andrea Salvino e Davide Serpetti.
“Il progetto – ci ha detto il curatore Presicce – mira a creare un percorso pittorico attraverso la figura o gli oggetti che a essa fanno riferimento. Abbiamo sempre inteso lo spazio come un contenitore, il concetto di white cube sembra ormai superato se si pensa alle grandi manifestazioni in cui i palazzi più belli, diroccati e malconci diventano sale espositive“.
Registrando la nuova vita delle opere d’arte è evidente come queste si consumino, o meglio si integrino, nel dialogo costante e mutevole tra esse e l’ambiente circostante.
“Il pensiero che ruota intorno a questa mostra non è altro – continua Presicce – che quello di creare un corpo compatto di opere che insieme si muovono nello spazio della galleria, creando nel suo passaggio spigoli appuntiti che costringono lo spettatore ad un’attenta virata“.
Presicce, che espone anche per l’occasione, ha selezionato opere diverse fra loro ma accomunate dalla presenza della scintilla creativa, la stessa che mette in funzione il sistema nervoso e che, in fondo, altro non è se non “lo sguardo pittorico, la devianza positiva dell’artista“.
Piccoli o grandi formati, disposti in punti strategici, anche da scoprire all’interno della galleria, offrono soggetti e movimenti su tela interessanti: piccole farfalle tenute tenute per le ali (L’umanità non rimarrà per sempre legata alla Terra – Vera Portatadino), immaginifici re al limite del cartone animato (L’infante – Luigi Presicce), donne delicatamente sensuali o ritratti adagiati su di una poltrona (Serge Gainsbourg – Andrea Salvino). E poi ancora linee che si rincorrono, corpi colpiti da fasci di luce o stanze d’artista seguendo il dictat secondo cui “tutte le cose sono possibili soggetti del dipingere“.
La mostra rimarrà fruibile fino al 16 marzo, dal martedì al sabato (dalle 16 alle 20).