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L’Arte e la Cultura a Palermo riprendono il passo, con difficoltà e limiti soggettivi, in un cammino interrotto dalle restrizioni sociali imposte dal contenimento della pandemia da coronavirus.
A proseguire, nel rispetto di tutte le norme, la propria attività è di sicuro Palazzo Butera, polo culturale e di ricerca, che, oltre ad aver riattivato il cantiere di restauro che entro il 2020 dovrebbe essere terminato, ha già in programma delle attività.
In collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, la “Fondazione Roma Sapienza”, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo (MAXXI Architettura), e la “Società italiana di Storia della Critica d’Arte” (SISCA), Palazzo Butera ha organizzato un “Corso di alta formazione di museologia e museografia“, che si terrà all’interno del Palazzo dal 7 al 12 settembre prossimo.
Il termine delle iscrizioni, come ci dice nella video intervista Claudio Gulli, storico dell’arte a Palazzo Butera, si chiuderanno il 30 maggio.
Questo sarà solamente il primo di un appuntamento di una programmazione triennale, tra il 2020 e i 2022, del corso che intende ripercorrere la storia della museologia e della museografia italiana dal dopoguerra ad oggi, con l’ottica di indagare il valore culturale della proposta modernista e al contempo interrogarsi sulla sua tenuta odierna nel rapporto con problemi attuali di restauro e di rifunzionalizzazione di spazi museali, realizzati negli anni in questione.
Durante il corso, seguendo una progressione temporale, verranno individuati alcuni nodi tematici e le problematiche che hanno caratterizzato le diverse stagioni del museo in Italia. Qui tutte le informazioni per accedervi.
“Appena potremo riaprire in sicurezza – ci ha detto Claudio Gulli – potremo offrire nuovi allestimenti con le opere della collezione di Massimo e Francesca Valsecchi. Abbiamo in questi mesi, ovviamente, continuato a nutrire i nostri rapporti con il Fitzwilliam Museum di Cambridge e l’Ashmolean Museum di Oxford, con loro abbiamo dovuto riprogrammare cosa accradrà alla fine di quest’anno e poi nel 2021“.
Le sovraimmagini utilizzate all’interno della video intervista in alto sono immagini di repertorio, registrate prima del coronavirus e dell’emanazione dei DPCM del governo nazionale.