
Nel corso dell’incontro richiesto dai sindacati dei lavoratori di Ast e dagli interinali, Dagnino “ha dato rassicurazioni rispetto alla volontà del governo Schifani di mettere in sicurezza la partecipata regionale anche attraverso il percorso di trasformazione in house”.

Tra i temi trattati, anche l’atto impositivo ai privati emesso nei giorni scorsi. Dagnino e Virgara hanno reso noto che l’azienda sta portando avanti verifiche rispetto ad alcune avarie anomale dei mezzi registrate in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico. In caso di carenza di mezzi si ricorrerà anche al “nolo a caldo”. Il presidente dell’Ast ha, inoltre, rassicurato sul fatto che contestualmente si provvederà all’individuazione di misure per i lavoratori attivi in azienda.
La nota dei sindacati
Entro novembre dovrebbe essere esitato il piano di risanamento dell’Ast, e dovrebbe fargli seguito il nuovo piano industriale dell’azienda. Lo ha assicurato ai sindacati l’assessore regionale all’economia, Alessandro Dagnino, nel corso di un incontro. Durante l’incontro i segretari regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Ugl – Alessandro Grasso, Dionisio Giordano, Katia di Cristina e Giuseppe Scannella– hanno chiesto che vengano restituite quanto prima all’Ast le tratte date temporaneamente in gestione ai privati, oltre 2 milioni chilometri.
“Intere tratte- sottolineano i segretari- laddove si doveva risolvere solo il problema della mobilità degli studenti andando dunque ben oltre. “Hanno inoltre espresso parole di apprezzamento per la tempestiva convocazione da parte del nuovo assessore all’economia.
“Ci auguriamo, dopo un lungo periodo di silenzio da parte della regione – hanno concluso – che si prosegua nel solco delle corrette relazioni sindacali inaugurate oggi, e che la situazione possa normalizzarsi quanto prima”.
“Il governo regionale e il presidente Virgara hanno assicurato che c’è la volontà di salvare l’Ast”. Lo ha detto Katia Di Cristina, segretaria della UilTrasporti Sicilia, oggi all’incontro con l’assessore al ramo Dagnino.
“Finalmente, dopo mesi e numerose richieste, siamo stati ricevuti – ha aggiunto – Questa è una vertenza che coinvolge 700 famiglie che, ancora oggi, vivono in una condizione di totale incertezza. Ricordiamo, infatti, che molte corse sono già state affidate ai privati ma anche quelle garantite dell’Azienda continuano a saltare nonostante nelle rimesse ci siano uomini e mezzi disponibili. Un caos. E a pagarne le conseguenze sono i cittadini, gli studenti, gli ammalati che magari devono raggiungere un’altra città per una dialisi. Ecco perché chiediamo risposte certe e un confronto continuo con le istituzioni per tutelare così lavoratori e cittadini e per riorganizzare l’Ast. Il piano di risanamento deve essere consegnato entro il prossimo 30 novembre, noi continueremo a vigilare”.