Si è dimesso il direttore generale dell’Ast Giovanni Amico subentrato a Ugo Fiduccia, ai domiciliari in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta “Gomme Lisce” della Guardia di Finanza.
Amico pur non essendo fra i destinatari delle misure interdittive disposte dal gip di Palermo era stato chiamato in causa (per turbata libertà degli incanti, falso ideologico e materiale) sulla scelta del revisore contabile del bilancio. In questo filone è indagato come presidente della commissione di gara. Da qui i dubbi sull’opportunità della sua nomina che erano stati sollevati dalla presidente della commissione ambiente dell’Ars, Giusi Savarino, che ha ospitato nelle scorse settimane i vertici della società.
Da quanto emerso nella audizione Amico sarebbe stato l’unico ad avere i requisiti per la direzione e per non bloccare la macchina amministrativa della società in un momento così delicato firmando, tra l’altro, anche il pagamento degli stipendi. Un atto di interpello per la sostituzione di Amico era stato indetto dal presidente della società Santo Castiglione.
Oggi le dimissioni di Amico prima ancora della riunione del Cda, prevista a fine mese, che avrebbe dovuto rispondere all’interpello del presidente.