“Tra le proposte di revisione dello Statuto dell’Unipa, nulla è stato inserito sulla questione di incompatibilità con la candidatura a cariche politiche“. Questa la denuncia dello Snals, il sindacato nazionale autonomo dei lavoratori della scuola, messa nero su bianco in una lettera inviata al rettore dell’Ateneo palermitano Fabrizio Micari, al cda dell’Università e al Senato Accademico.
Lo Snals, dunque, critica l’assenza di norme in materia di elettorato passivo nel progetto di riforma dello Statuto.
Una presa di posizione che non può non far ritornare alla mente quanto successo alle scorse elezioni regionali del 5 novembre 2018, quando Fabrizio Micari, rettore in carica, si candidò alla carica di governatore.
Nessuna norma vietava formalmente a chi ricopriva l’incarico di vertice dell’Università di candidarsi, ma dalla questione scaturirono forti polemiche, tanto che Micari decise per l’autosospensione. Anche in quel caso, però, nell’ambiente universitario furono in tanti a storcere il naso, sottolineando come si trattasse di una situazione unica, domandandosi se non fosse stato invece opportuno rassegnare le dimissioni da rettore.
Adesso che si sta discutendo la modifica della ‘carta costituzionale’ dell’Università di Palermo, lo Snals torna sull’argomento, e ricorda come già a novembre 2017, ben prima della candidatura di Micari, la questione era stata sollevata da tutte le componenti d’Ateneo, con la formulazione di una proposta di introduzione dell’incompatibilità.
“L’introduzione dell’incompatibilità tra cariche di governo – affermano dallo Snals – è una questione che meritava una modifica statuaria” sulla base del “carattere laico, pluralistico e indipendente da ogni orientamento ideologico, religioso e politico” dell’ateneo, stabilito dal quinto comma dell’articolo 1 dello stesso Statuto dell’Università di Palermo.