L’attacco hacker al sistema informatico del Comune di Palermo è stato rivendicato da Vice Society, una cyber gang ritenuta responsabile di un attacco simile portato di recente all’Abi e che oggi ha piazzato un countdown di tre giorni per l’ottenimento di un riscatto, altrimenti verranno pubblicati dati sensibili. La comparsa di questa cybergang, spiega il sito specializzato www.cybersecurity360.it, lascia “pensare con estremamente più alta probabilità ad un attacco di tipo ransomware“.
“I file rubati – prosegue ancora il sito – durante l’attacco non sono ancora disponibili e il gruppo criminale ha stimato un tempo di tre giorni per il pagamento del riscatto. Scaduto il quale termine, dati di appartenenza all’infrastruttura interna del Comune di Palermo saranno di pubblico dominio scaricabili direttamente dal sito della cyber gang“.
In mattinata, spiega un altro sito di esperti del settore www.redhotcyber.com, era “comparso all’interno del data leak site (DLS) di Vice Society (o “sito della vergogna”) un post che attribuisce a loro la paternita’ dell’incidente e fissa il “countdown” a 3 gioni e 7 ore per la pubblicazione dei dati esfiltrati. Questo, come sanno i lettori di RHC, generalmente avviene quando l’azienda e’ reticente a pagare una forma di riscatto. In questo modo, minacciando la pubblicazione dei dati in loro possesso, aumenta la pressione verso l’organizzazione violata, sperando che il pagamento avvenga piu’ velocemente”.
L’attacco, secondo quanto affermato all’AGI dall’assessore all’Innovazione, Paolo Petralia Camassa, non mettere a rischio la regolarità del voto del 12 giugno prossimo. “Il rilascio dei certificati elettorali – ha detto Petralia Camassa – e’ stato ripristinato e funziona regolarmente“.