“Il sindaco Lagalla vuole aumentare ancora una volta la Tari? Dove sono la visione e la pianificazione? Dopo otto mesi abbiamo visto cosa ha in mente il sindaco per il bene di Palermo: il nulla“, lo dichiarano i consiglieri comunali del Pd Rosario Arcoleo, Fabio Giambrone, Giuseppe Lupo, Carmelo Miceli e Teresa Piccione.
“Si continua a procedere su orme già tracciate in passato senza un’idea sul presente e il futuro, con una maggioranza divisa che litiga al suo interno e che spesso è anche assente in aula – scrivono in una nota congiunta -. Quando non si sa cosa fare, i problemi si accumulano ed ecco che i nodi vengono al pettine. File interminabili per ottenere come di diritto la carta di identità; contestazione dei tributi con appuntamento a 12 mesi di distanza dalla scadenza, e così via. Chi governa la città?”, si chiedono.
“E ora la Rap chiede un ulteriore aumento della Tari dopo quello già avvenuto nel 2022. Le coperture economiche per nuove assunzioni ed aggiornamento degli impianti erano state individuate, ma ora dove sono finite? Perché sarebbe necessario un aumento della tassa? I cittadini hanno diritto di sapere precisamente la verità sui conti senza prese in giro”, concludono.
Si inseriscono, dunque, anche i consiglieri comunali del Partito democratico nella discussione sul possibile aumento Tari che potrebbe scattare il 30 aprile, giorno ultimo per l’approvazione delle nuove tariffe.