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Balestrate ha nuovo PRG, Rizzo: “Dopo 46 anni, obiettivo che vale un’intera legislatura” | CLICCA PER LE FOTO

sabato 2 Ottobre 2021

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Il comune di Balestrate, dopo 46 anni, ha un nuovo strumento urbanistico: la delibera di presa d’atto del Piano Regolatore Generale è stata adottata ieri dal commissario ad acta della Regione, nominato circa due mesi fa.

Un momento molto atteso, un obiettivo che vale un’intera legislatura. Ricordo lo scetticismo (non infondato) di tanti quando dicevo che avremmo fatto di tutto per approvare il Piano in questa legislatura, ma siamo stati testardi e abbiamo messo in campo tutte le nostre capacità per arrivare a questo giorno. Approvare il PRG era il primo punto del nostro programma elettorale, oggi lo possiamo dire: obiettivo raggiunto”, ha detto soddisfatto il sindaco di Balestrate Vito Rizzo.

Si tratta di una procedura amministrativa del tutto nuova, perché come ha spiegato il primo cittadino di Balestrate “Siamo il primo comune ad avere questa tipologia di procedura. A dicembre dello scorso anno è cambiata la normativa e noi rientravamo nella casistica per cui andava fatta la presa d’atto del Piano, e non il decreto assessoriale. Ci siamo insediati a maggio nel 2017 e abbiamo portato in Consiglio comunale il PRG a settembre e l’architetto Messina, che è il commissario ad acta, lo ha adottato nel gennaio del 2018, è partito un iter conclusivo con la Regione che ha previsto il parere della Vas e della Soprintendenza e finalmente siamo riusciti a portare a compimento il piano regolatore”.

Si comprende la portata storica del Piano regolatore urbanistico e comprensoriale, oggetto di una normativa risalente al 1975, e l’incarico per la redazione di un PRG aggiornato era stato dato nel 1994. Perciò, la predisposizione di un nuovo strumento è stata il primo punto inserito nel programma elettorale della giunta guidata da Vito Rizzo, un obiettivo perseguito dai programmi elettorali degli ultimi vent’anni. Il raggiungimento di questo traguardo si deve alla collaborazione capillare di tutti i soggetti coinvolti: dal personale degli uffici comunali al supporto della Regione Siciliana che ha seguito la procedura passo per passo.

Il nuovo Piano segna una fase nuova per Balestrate in termini di ammodernamento e di rigenerazione urbana, determinando nuove opportunità dal punto di vista dello sviluppo territoriale, imprenditoriale ed economico. Infatti, la giunta comunale ha potenziato le zone di espansione turistica, ricordando che la maggiore attrazione di Balestrate è il suo mare smeraldo e la sua spiaggia dorata, che si affaccia sul Golfo di Castellammare, gradita ai visitatori per le sue acque, chiare, basse e calde, garantendo comunque il limite dell’eccessivo consumo di suolo, ma consentendo la possibilità di ampliare alcune aree del luogo.

Il sindaco Rizzo ha rivelato qualche progetto in cantiere: è stato approvato in giunta il piano di utilizzo del demanio marittimo, altro strumento di pianificazione che per un comune costiero è fondamentale. “Noi abbiamo tanta spiaggia, quindi la possibilità di realizzare delle nuove attività sul litorale è molto attesa e attendiamo riscontro dalla Regione nelle prossime settimane, per portare in Consiglio comunale l’adozione del piano, che è il punto 2 del programma elettorale. Quindi– conclude Vito Rizzo –  se riuscissimo a portare a compimento entro la fine dell’anno anche questo obiettivo sarebbe un grande successo, ed una grande opportunità per sviluppare maggiori servizi a Balestrate”. 

Altra questione è quella relativa alla valorizzazione dell’area portuale in termini di mobilità “Stiamo per inaugurare la strada di accesso al porto, i lavori si sono conclusi nelle settimane scorse, attendiamo il collaudo,  la principale infrastruttura che abbiamo realizzato, insieme a diverse opere di ristrutturazione di scuole, della casa comunale stessa e tanto altro. Però sicuramente, tutto ciò che ruota intorno al porto è il completamento della strada che si collega al porto, per la quale era venuta quattro volte la stessa Striscia La Notizia negli anni scorsi. Perché il paradosso era questo: noi avevamo il porto ma la strada non arrivava al porto, e si fermava 400 metri prima. Quindi da subito ci siamo impegnati perché c’era un progetto che siamo riusciti ad adeguare e a farci finanziare da ministero e nel giro di due anni siamo riusciti a completare l’opera”. 

Insomma, adesso il porto vanta una strada funzionale ai servizi e adeguata rispetto ad un’infrastruttura prettamente turistica.

 

 

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