“Leggo che il Commissario per la sicurezza anti Covid 19 Arcuri, considera ” Innovativo” l’aver comprato 300 mila banchi per le scuole con le ruote. Da vigile del fuoco, con competenze anche di Protezione Civile, ho valutato questa scelta assolutamente sbagliata sotto ogni profilo, primo fra tutti quello della sicurezza. Basta guardare le linee guida da adottare nelle scuole in casi di eventi sismici, dove il banco diventa rifugio per il bambino. Ho chiesto un parere all’Ing. Giuseppe Montesanto Dirigente Generale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in pensione, con 40 anni di esperienza il quale mi ha inviato la seguente nota: “Sembra che ai banchi fissi di una volta, del costo di 50/60 euro cadauno, si sia deciso di sostituirli con un banco singolo innovativo, colorato e con le rotelline ad un prezzo di circa 300 euro ciascuno. È semplicemente assurdo e vergognoso! Fra l’altro, ai fini della sicurezza, nel caso di un evento sismico, di un incendio, di una esplosione o di un qualsiasi evento che possa generare panico nei ragazzi, il banco fisso è molto più sicuro di quello con le rotelline! Chi ha avuto questa idea geniale è semplicemente ignorante in materia di sicurezza “. Non sfugge a nessuno che le commissioni di pubblico spettacolo, prestano grande attenzione alla staticità delle sedie anche negli eventi all’aperto“. Lo dice Pino Apprendi già deputato Ars e funzionario dei vigili del fuoco in pensione.
Gli fa eco Mila Spicola, insegnante, consulente della ONG Room to Read che si occupa di empowerment delle ragazze attraverso l’istruzione: “I “banchi di nuova generazione” sono poco funzionali per la didattica, dannosi perchè bloccano la postura e poco sicuri. Una mastodontica operazione di cassa effettuata dalla ministra Azzolina e dal commissario Arcuri, dai contorni poco chiari, si parla di 3 milioni di postazioni a 300 euro ciascuna, fatta per stipare più studenti in una classe e conciliare numeri e regola di distanziamento, in barba al benessere degli studenti e agli auspici di classi meno numerose per una didattica mirata al recupero” afferma Mila Spicola “Al netto dei problemi di stoccaggio dei banchi vecchi, il problema principale è che banco non è sicuro; in caso di calamità o crolli il banco è rifugio, come indicano i documenti per la sicurezza e le simulazioni, ma questo non è un banco, è una trappola mobile”