Un nuovo caso click day, dopo quello che nel 2014 ha investito l’assessorato alla formazione, rischia di abbattersi sulla Regione Siciliana ed in particolare sull’assessorato alle Attività produttive e su Sicilia e-Servizi, la società che gestisce il sistema informatico regionale.
Alcune anomalie sono state riscontrate ieri, domenica 23 luglio, quando alle ore 12 è scattata l’ora x per la presentazione delle istanze relative all’avviso pubblico concernente la concessione delle agevolazioni previste dall’azione 1.1.2 “Sostegno per l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese”, in attuazione del PO FESR Sicilia 2014/2020 in favore delle piccole e medie imprese.
Per l’assessore Mariella Lo Bello “nel complesso, tutta l’operazione rientra perfettamente nella legalità e nel rispetto di chi ha agito secondo le regole, senza pregiudicare l’operato di una struttura, come Sicilia e Servizi, che ha dimostrato di avere costruito una macchina che funziona perfettamente“.
A mezzogiorno il sito era irraggiungibile e a pochi secondi dall’avvio risultavano già più di 300 prenotazioni. Ma a destare ancor più sospetti è stata l’indicazione, nella schermata del portale, dell’apertura della procedura alle ore 10 invece che alle 12, come previsto dal bando. Una serie di circostanze che hanno spinto alcuni partecipanti, in questa prima fase, ad inviare un ticket al servizio assistenza della società partecipata e a sottoporre il problema negli uffici di via degli Emiri.
Non si esclude che, in caso di esclusione di alcuni richiedenti che hanno rispettato i termini, la cosa possa finire presso le aule di tribunale.
L’accesso al finanziamento, infatti, dipende dal numero di prenotazione rilasciato e dalla validazione della documentazione, che deve essere presentata entro le successive 24 ore. Solo i più veloci avranno la possibilità di usufruire dei 28 milioni di euro messi a disposizione delle Pmi siciliane per il triennio 2017/2019. Una ghiotta opportunità che nessuno vuole lasciarsi sfuggire, soprattutto a causa di un’irregolarità procedurale.
Dall’assessorato arrivano spiegazioni e ampie rassicurazioni. “Si è trattato di un problema tecnico – chiarisce il direttore Alessandro Ferrara – si è verificato un disallineamento cronologico dei sistemi informatici per cui circa 200 partecipanti sono riusciti ad accedere prima dell’orario previsto. A loro è stata inviata una pec con la quale veniva comunicato che la prenotazione non era valida e che avrebbero potuto ripeterla. Non era corretto penalizzare chi aveva rispettato i termini del bando. Comunque la dotazione economica del bando lascia presumere che verranno finanziate tutte le richieste pervenute”.
Inoltre, “il fatto che 280 utenti siano riusciti a prenotarsi in pochi secondi – conclude Ferrara – dimostra che il sistema funziona benissimo. Abbiamo a disposizione 36 server in grado di recepire 5000 click al secondo, anche perché altri bandi per i quali è prevista un’affluenza maggiore di questa verranno espletati con lo stesso sistema”.