Guarda in alto il video della 61ª puntata
“Bar Sicilia“, la rubrica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizo Scaglione, giunge alla sua 61ª puntata e oggi, domenica 5 maggio, è ospite della Cgil Sicilia, con il senatore Emanuele Macaluso, parlamentare nazionale per sette legislature prima del Pci e poi del Pds, e con il segretario generale della Cgil Sicilia Michele Pagliaro.
“La questione – spiega Macaluso – è che bisogna avere in Italia una sinistra che sia in grado di interpretare le esigenze del mondo del lavoro dei prossimi anni, di proiettare un avvenire, avere un orizzonte politico e capire quali processi sociali, culturali e civili occorra promuovere. Una sinistra che abbia memoria, ma non sia il passato, ma il presente e il futuro. In Italia c’è bisogno di questa sinistra che oggi manca”.
Emanuele Macaluso non le manda a dire riguardo al Partito democratico, rispetto al quale però auspica un cambio di passo: “Io non mi sono iscritto al Pd. Un partito è tale se ha un asse politico-culturale, un progetto politico per la società. Il Pd questo non lo ha avuto con Renzi, a cui la gente ha creduto, ma in definitiva lui voleva un partito centrista e non di sinistra. […] Quando mai si è sentito che un segretario di partito si elegge con le primarie? A eleggerlo devono essere gli iscritti. Oggi Zingaretti ha un compito: il Pd è un aggregato politico elettorale, non è un partito, perchè non ha una politica e una visione della società. Lui ha questo compito, se vuole fare una politica di sinistra, che è quello di fare del Pd un partito”.
“Credo che oggi il tema vero, quello che è mancato alla sinistra, è una visione di prospettiva per questo Paese, – spiega il segretario generale della Cgil Sicilia Michele Pagliaro – è il tema delle pari opportunità per tutti i cittadini: pari opportunità vuol dire una sanità decente per tutti, una scuola in grado di offrire ai nostri ragazzi uguali diritti, significa una visione che si occupi del problemi del Mezzogiorno. Credo che c’è una responsabilità che è una mancanza di visione di un Paese che oggi deve misurarsi con gli effetti della globalizzazione. Abbiamo bisogno di ricostruire un tessuto sociale in grado di partire dalle persone, dai giovani, dai bisogni di questi soggetti che, a causa del falso mito del neoliberismo, sono stati abbandonati a se stessi”.
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