L’arte è sempre un ponte di dialogo tra due mondi apparentemente paralleli. Dopo 122 anni si spostano da Milano a Palermo alcuni dei più celebri capolavori scultorei di Canova, Pandiani, Magni e Spertini, esposti negli appartamenti reali di Palazzo dei Normanni fino a novembre, grazie alla sinergia tra la Fondazione Federico II e la Pinacoteca di Brera. Per la prima volta Sicilia e Lombardia nono sono state mai così vicine.
A fare il punto sulle attuali e future attività culturali e di inclusione sociale è stato il presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II Gaetano Galvagno insieme allo storico dell’arte della Fondazione Giovanni Scaduto, ospiti della puntata n.295 di Bar Sicilia, condotta da Maria Calabrese e Maurizio Scaglione.
E a proposito di inclusione sociale, è prevista una riproduzione in 3D della “Vestale” di Canova che consente la fruizione al tatto anche ai non vedenti e ipovedenti.
Nel corso della trasmissione, alla scoperta dell’arte e delle sue bellezze con il supporto del professore Scaduto, il presidente Galvagno ha messo in evidenza le principali iniziative in corso d’opera, come l’ambizioso progetto di street art e la realizzazione di opere sui temi della legalità in diversi luoghi della Sicilia.
La Fondazione Federico II lavora con dedizione per garantire la qualità dell’offerta artistica e dell’accessibilità al patrimonio storico- culturale dell’Isola, quale attrattore turistico per i visitatori. Non a caso, la Fondazione punta ad instaurare nuove ed originali collaborazioni da estendere in altre parti d’Italia. E di progetti ce ne sono tanti.
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