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Bar Sicilia, le verità di Turano sul grande centro e sul Sì dell’Udc a Musumeci ricandidato | CLICCA E GUARDA IL VIDEO

domenica 26 Settembre 2021

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Puntata scoppiettante la numero 169 di Bar Sicilia, con l’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano ospite in studio del direttore responsabile de ilSicilia.it Manlio Melluso e del direttore editoriale Maurizio Scaglione. Tanti gli argomenti caldi, dal progetto di costituzione di un nuovo grande centro in Sicilia alla possibile ricandidatura – già annunciata dal diretto interessato – di Nello Musumeci alla carica di Presidente della Regione, passando per il Recovery plan, per le elezioni amministrative ad Alcamo e per i progetti futuri destinati ad aiutare le imprese a riprendersi dalla crisi economica dettata dalla pandemia.

Si comincia con un commento sull’iniziativa dell’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, che ha fondato la Dc nuova: “Sicuramente è un democristiano per eccellenza – afferma Turano –  A me sembra che si muova con lo spirito di organizzare un dibattito socio-culturale che poi servirà per arricchire una proposta politica. Ma la proposta politica la stiamo facendo noi dell’Udc assieme ad altri partiti che ambiscono a costruire un movimento sicuramente più forte dell’unione delle singole sigle“.

Quindi Turano allontana l’idea che il progetto di un nuovo grande centro che parta dalla Sicilia si sia ridimensionata: “Credo che la necessità di organizzare un’area moderata sia la strada maestra per permettere a forze, sicuramente più forti dell’area moderata ma che non possono fare a meno di questa, di potere governare. Io sono un uomo di centro-destra, sono uno che ha voluto organizzare l’area moderata a partire dal centrodestra Nazionale. Che poi questo centrodestra debba fare un ragionamento con la destra non lo trovo scandaloso. La destra senza il centro non vince, e comunque non governa“.

A questo punto Turano parla della richiesta di perizia psichiatrica su Berlusconi, e risponde con quella che definisce una provocazione: “Ad una provocazione si risponde con un’altra provocazione – afferma Turano – Berlusconi andrebbe candidato alla carica di Presidente della Repubblica per fare capire a tutti chi è stato Berlusconi, chi è e che cosa ha fatto“. Tra queste l’aver contribuito alla nascita del governo Draghi, definito “l’unico che può salvare l’Italia“.

Quindi una riflessione su Alcamo: Turano spiega la propria posizione in vista delle amministrative: “Non ho fatto nessuna ‘operazione di convenienza’. Ad Alcamo, purtroppo, sono stato costretto a distinguermi per la seconda volta in 10 anni, cercando un candidato che non era di nessuno: la dottoressa Bosco, notoriamente ha posizioni vicine all’area ambientalista. Le ho detto: ‘Ho una lista, la voglio apparentare e voglio che tu provi a rappresentare quella svolta che le forze politiche non sanno rappresentare’. Poi gli elettori diranno se ho ragione o meno“.

Tocca poi all’excursus delle iniziative intraprese dall’Assessorato alle Attività produttive – già concluse, in corso d’opera e allo studio – destinate alle imprese e alle attività in crisi economica a causa della pandemia: “Tutti i soldi che avevamo per fiorai, florovivaisti, artigiani e quelli che la giunta ha assegnato già li abbiamo spesi o li stiamo per spendere, nel senso che abbiamo fatto il bando, le imprese hanno partecipato e stanno prendendo i contributi. L’impegno che voglio assumere è quello relativo alla pubblicazione dei nuovi bandi in favore delle startup, delle PMI e dei distretti produttivi“.

Non poteva mancare una battuta sull’annunciata ricandidatura del Presidente della Regione Nello Musumeci alla carica di governatore. Turano non lascia spazio a fraintendimenti: “Sono pro Musumeci. Non mi sono mai iscritto nell’elenco dei traditori che spara alle spalle, penso che Musumeci cinque anni fa sia stato il valore aggiunto che ha fatto vincere il centrodestra. Ritengo che abbia ancora un valore aggiunto, anche per come ha governato. Noi dell’Udc su questo siamo assolutamente lineari con la posizione politica che abbiamo assunto col presidente Musumeci e con il consenso che abbiamo ricevuto da parte degli elettori: per noi l’esperienza di Musumeci deve continuare e lo vorremmo ricandidato“.

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