Luca Sbardella è l’ospite della puntata n.322 di Bar Sicilia, condotta da Maria Calabrese e Maurizio Scaglione. Il coordinatore di Fratelli d’Italia in Sicilia, deputato alla Camera, commenta il post elezioni Provinciali del 27 aprile, una partita elettorale che ha visto il centrodestra spaccato soprattutto nei Liberi Consorzi comunali dell’Isola.
Difficoltà non facili da superare soprattutto in un momento in cui i giochi per le candidature erano già in corso al tempo dell’insediamento del neo commissario regionale. “In Sicilia ho notato da subito che il centrodestra non era compatto. Mi sono adoperato per l’unità e in alcune Province ci siamo riusciti, in altre di meno”. Dispiaciuto del fatto che “pezzi della maggioranza che sostengono il governo Schifani ha stretto accordi con il centrosinistra in alcuni territori”, evidenzia Sbardella.
Non c’è dubbio che sarà necessario discutere e tornare ad una nuova unità del centrodestra. Poi il tema della sanità, un nodo dolente in Sicilia, e le infrastrutture, in particolare gli aeroporti, luogo di prima accoglienza dei turisti. Serve investire sull’efficienza e sulle manutenzioni e fare attenzione ai piccoli dettagli che non sfuggono ai visitatori. In tema di mobilità e grandi opere, è sbagliato – sottolinea il commissario dei meloniani – scindere la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina dal rifacimento delle strade, ma “è innegabile che il ponte serva a migliorare il traffico delle merci”.
Sbardella ha fatto anche il punto sulle prospettive future di Fratelli d’Italia che riguardano l’organizzazione e il rilancio delle attività del partito di Giorgia Meloni. L’obiettivo “è la normalizzazione, farò il commissario per il tempo necessario”.