E’ pronto anche a fare lo sciopero della fame fin quando non avrà risposte concrete. L’assessore della giunta di Barcellona, Salvatore Coppolino dopo essere stato un giorno per protesta con una seggiola davanti alle transenne di chiusura del Ponte del Mela si è spostato al Genio Civile di Messina per un sit in.
A scatenare le ire dell’assessore della giunta Calabrò (con il sostegno di tutta la cittadinanza) è stata l’improvvisa chiusura, ad un anno e mezzo dall’avvio del cantiere per lavori di messa in sicurezza, del Ponte del Mela, struttura vitale per i collegamenti tra Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo.
Le transenne hanno bloccato l’accesso senza che nel frattempo sia stato realizzato il bypass alternativo, così che tutto il flusso viario si riversa sull’unica di accesso con conseguenze negative per la viabilità e la vivibilità.
Coppolino dopo aver lasciato la seggiola davanti alle transenne che interdicono l’accesso al Ponte Mela, ha già avuto una interlocuzione con il capo del Genio Civile ottenendo rassicurazioni circa la fase progettuale della bretella alernativa di collegamento tra Barcellona e Milazzo.
“Sono intenzionato a restare qui fin quando non ci saranno certezze sotto questo aspetto e sono sempre pronto a intraprendere lo sciopero della fame e della sete. ascerò questo presidio soltanto quando avrò ottenuto le rassicurazioni necessarie”, dichiara.
L’assessore però vuole certezze sui tempi celeri o quantomeno europei alla luce di un problema che sta mettendo in ginocchio due comuni (Milazzo e Barcellona) che proprio nel Ponte del Mela vedono un’arteria indispensabile di collegamento.
“Basta pensare- commenta Coppolino– che l’unico pronto soccorso funzionante è a Milazzo, pertanto situazione diventa ancora più penalizzante per i residenti di Barcellona che se dovessero sentirsi molto male potrebbero non arrivare in tempo al nosocomio”.
Il Pronto soccorso del Cutroni Zodda infatti è stato chiuso e al momento i barcellonesi non hanno alternative. L’assessore Coppolino ha chiesto un vertice in prefettura anche perché il divieto di transito sul Ponte del Mela è stato deciso fino al termine de lavori. “Devono spiegarci il perché dei ritardi e della mancata valida alternativa”.
Sia i residenti che i pendolari tra i due comuni che gli autotrasportatori si chiedono perché mai il Ponte sia stato chiuso dopo oltre un anno e mezzo dall’apertura del cantiere e perché, appunto in tutti questi mesi non si sia trovata l’alternativa.